RUSSO (VICE-MONTELLA) A FV: "SPERO DI RIVEDERE IL CASTRO DEL 2019. BURDISSO VALORE AGGIUNTO"
Daniele Russo, attuale vice allenatore di Vincenzo Montella all'Adana Demirspor e presente alla Fiorentina nel medesimo ruolo nel triennio 2012-2015, quando sulla panchina viola sedeva proprio l'Aereoplanino, ha parlato in esclusiva a Firenzeviola.it.
Quanto è importante avere la squadra praticamente al completo già a partire dal ritiro precampionato?
"Partire in ritiro con una rosa ben delineata porta grandi vantaggi, soprattutto perché i nuovi arrivati iniziano a capire sin da subito la metodologia di gioco e di lavoro della squadra. Inoltre l'allenatore può anche inquadrare il giocatore fuori dal campo di allenamento, conoscendo così il suo carattere e le sue abitudini alimentari. L'alimentazione infatti è sempre più importante e fondamentale per la performance".
Lo scorso anno la rosa in ritiro era incompleta. Crede comunque che situazioni come queste servano per vedere i più giovani all'opera?
"Crescere i giovani che arrivano dal settore giovanile, in un calcio come quello odierno in cui gli introiti sono sempre più bassi, e portarli in ritiro, è importante. Anche quest'anno Alberto Aquilani ha fatto un grande lavoro con la Primavera. Quando ero a Firenze mi sono confrontato spesso con lui, vedevo che si aggiornava continuamente ed ora è maturato ancora di più. Essendo stato un ottimo giocatore, che ha avuto anche allenatori importanti, non poteva essere altrimenti".
Cosa ne pensa dell'acquisto di Jovic?
"Jovic sicuramente è un acquisto importante. Il fatto che non abbia giocato molto nell'ultimo periodo è un'arma in più perché il ragazzo avrà sicuramente voglia di riscatto e di confermarsi ai livelli di quando era all'Eintracht. Credo inoltre che per il gioco di Italiano sia funzionale. Poi certo, la Serie A è un campionato diverso e dovrà adattarsi, ma essendo già presente dal ritiro avrà modo di entrare fin da subito nei meccanismi".
Cosa cambia, dato che con Montella c'era un certo Pizarro, passare da Torreira alla coppia Mandragora-Amrabat?
"Torreira e Pizarro sono due giocatori molto simili, per caratteristiche, fisicità e dinamicità. La scelta di sostituire l'ex Arsenal con Mandragora, con la conferma di Amrabat, è stata sicuramente condivisa da Italiano e società. Sarà il campo poi a dare delle risposte, ma questi sono comunque due giocatori importanti".
Quali sono le caratteristiche di Montella che rivede in Italiano?
"Entrambi si assomigliano per le idee di gioco: recupero palla, pressing alto e possesso palla. In pratica tutti e due tendono a voler fare la partita. Sono due tecnici che si assomigliano molto, poi ognuno deve saper leggere i vari momenti della partita a modo suo in base alle situazioni".
C'è un giocatore di questa Fiorentina che l'ha sorpresa?
"Ti direi Igor, perché sulla carta non era considerato un potenziale titolare, ma conoscendolo sapevo già che era un buon giocatore. Sa fare bene la fase difensiva ed ha un ottimo piede per impostare. Torreira poi è stato il punto di riferimento di questa squadra con le sue geometrie. Poi c'è Bonaventura che, quando sta bene, può dare molto. Lo allenai al Milan, ma ora ha acquisito ancora più esperienza per trascinare i compagni più giovani. Spero poi di rivedere il Castrovilli che vedemmo quando eravamo a Firenze nel 2019. Al tempo era ancora uno sconosciuto, ma in poco tempo è finito sulla bocca di tutti. L'augurio è che dopo l'infortunio torni su quei livelli".
Come vede la Fiorentina per la prossima stagione? Crede che potrà ripercorrere quel fantastico cammino Europeo fatto nel 2015?
"Difficile fare previsioni, considerando anche che ci sarà la pausa invernale per il Mondiale, ma la Fiorentina è stata senz'altro rinforzata e parte già da una buona base. Secondo me può fare un bel campionato. Ripercorrere lo stesso cammino Europeo? La situazione era un po' diversa. Noi facemmo un fantastico triennio con tre quarti posti che ad oggi varrebbero la Champions League, nonostante in quegli anni il livello dei giocatori fosse più alto per me. Il ritorno in Serie A di giocatori come Pogba, Di Maria e lo stesso Jovic possono comunque tornare arricchire il campionato italiano".
Daniele Russo ne ha approfittato anche per spendere parole importanti nei confronti dell'attuale direttore tecnico, Nicolas Burdisso: "Burdisso è un ragazzo serio, preparato ed averlo in dirigenza ha dato un'ulteriore forza alla Fiorentina. Ho avuto modo di conoscerlo a Roma come calciatore, ma anche come dirigente sta facendo un bel lavoro".