OCCHI PUNTATI SU, Michele Camporese... promosso!
Il grande Eduardo diceva... "Gli esami non finiscono mai". Mihajlovic allora aggiunge..."Gli ho fatto giocare le partite più difficili e se l'è sempre cavata benissimo". La pagella di Michele Camporese parla chiaro: promosso, con il massimo dei voti. Ibrahimovic subiito all'esordio poi Del Piero sette giorni dopo, due avversari mica da ridere annullati con serenità, quasi con sfrontatezza. Si era a novembre scorso, l'emergenza infortuni divampava e quel ragazzino nato a Pisa il 19 maggio 1992 (tifoso juventino, ma anche quì si può migliorare...) fu buttato nella mischia così, senza paracadute. Risultato? Nessuna caduta, nessun ruzzolone, solo prestazioni senza macchia e senza paura. Avanti con gli esami: in fila arrivarono Matri (Fiorentina-Cagliari 1-0 del 5 dicembre 2010) Caracciolo (9 gennaio 2011) Floro Flores (29 gennaio), qualche difficoltà solo con Crespo in coppa Italia (dopo che anche Bojinov era stato controllato a dovere) compreso ieri quando "Valdanito" ha rilevato Palladino, altra vittima di Kaiser (K)amporese. Può succedere contro un vecchio lupo delle aree di rigore, ma attenzione: abbiamo detto difficoltà, sofferenza, non errori decisivi, nè rovesci clamorosi, perchè anche nei momenti più critici Michele non perde mai la testa.
Mihajlovic dice ancora... "Camporese ha solo 18 anni, ma gioca come un veterano". Noi aggiungiamo che per la calma, la maturità dimostrata, l'eleganza e la sicurezza con cui porta il pallone, Michele ricorda il grande Beckenbauer (sì va bene, ci mettiamo un pò di enfasi, ma questo ragazzo se lo merita). E poi anche il grande "Kaiser Franz" esordì giovanissimo, a 19 anni nel Bayern Monaco, ed a soli 21 diventò vicecampione del mondo con la Nazionale tedesca. Nel 2014 ci saranno i mondiali in Brasile, allora Camporese avrà 22 anni e se son rose... Nel frattempo il ragazzo è titolare dell'under 21 di Ciro Ferrara ed anche in azzurro sta bruciando velocemente le tappe. Al "Tardini" poi Camporese ha provato con successo anche la sortita offensiva e, baciato dall'incoscienza e (dobbiamo dirlo) dalla compiacenza dell'arbitro Gava, si è procurato il rigore decisivo che ha portato un punto importantissimo all'anemica classifica della Fiorentina. Insomma, tanti segnali positivi, un tenue ma significativo bagliore di luce nel buio fittissimo della stagione viola.
Allarghiamo il discorso: come lui (ancora Sinisa dixit) sono in rampa di lancio giovani come Iemmello, Carraro, Acosty, Piccini, oltre al già conclamato Babacar, per un futuro colorato di viola. Si tratta di tempo, di opportunità, di situazioni, si tratta di veleggiare in acque più tranquille per trovare spazio per qualche esperimento. Ed allora vedremo come anche una stagione apparentemente insignificante, quasi dannosa, si possa invece rivelare importante per il futuro. Intanto il 16 marzo godiamoci l'andata della finale di coppa Italia primavera al "Franchi", presumibilmente davanti a 20.000 spettatori. E poi il "Viareggio", il campionato di categoria... traguardi a portata di mano, da seguire con passione e partecipazione. E non ce ne vorranno i titolari, quelli famosi, se ci appassioniamo più alle "pianticelle" che ai tronchi secolari ormai cadenti e piegati su se stessi...