GOL DI MANCINI, l'AIA smentisce se stessa

L'ex arbitro Daniele Tombolini analizza la vicenza sul suo sito internet.
22.03.2007 07:52 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: www.danieletombolini.it

L’intervento dell’AIA di lunedì scorso, sembrava aver messo la parola fine alle controversie regolamentari sull’ormai famoso gol di Mancini. “Viste le diverse interpretazioni che sono state date in merito all’episodio avvenuto al 38′ della partita Fiorentina-Roma e che ha portato all’annullamento della rete siglata da Mancini - era scritto nella nota -, occorre ribadire che l’interpretazione corretta fornita da Ifab, Fifa e Uefa, peraltro già a conoscenza da tempo degli arbitri ed assistenti della Can A-B, avrebbe dovuto portare alla convalida della rete stessa.
Infatti, ai fini della valutazione del fuorigioco, la posizione del giocatore della Fiorentina Pazienza, uscito dal terreno di gioco nella dinamica dell’azione, deve essere considerata come se fosse sulla linea di porta (intendasi di fondo)”. Il comunicato dell’Aia continuava poi nella spiegazione regolamentare, “Questo perché esiste immediatezza fra la sua uscita e il momento in cui la valutazione della posizione di Mancini ai fini del fuorigioco viene effettuata. Diverso sarebbe il caso in cui il giocatore difendente rimanesse a terra fuori dal terreno di gioco perché impossibilitato a rialzarsi (ad esempio per infortunio) e venisse a mancare il fattore dell’immediatezza”. “Nell’episodio di Firenze – concludeva il comunicato - l’assistente dell’arbitro, al momento in cui il pallone viene giocato da Taddei, vede due giocatori della Roma in posizione di fuorigioco, avendo purtroppo ‘perso’ la posizione di Pazienza fuori dal terreno di gioco. Occorre sottolineare che si è trattato di una semplice valutazione sbagliata in presenza di una fattispecie molto rara e di alta difficoltà”.

Per il massimo organo arbitrale dunque Paparesta e la sua terna arbitrale avevano sbagliato ad annullare la rete. Questa versione non mi ha convinto e domenica sera, ancor prima della nota, avevo espresso la mia valutazione in maniera opposta e cioè che le norme regolamentari vigenti e scritte (quelle a disposizione di tutti) dovessero portare invece all’annullamento del gol, come correttamente fatto dalla terna di Firenze. Apriti cielo… Da “esperti” e non, mi sono preso di tutto, dall’eretico al somaro incompetente ed allora non mi restava altro che acculturarmi, studiare le carte ufficiali. E cosa ti scopro? Clamoroso! Nel sito ufficiale dell’AIA è pubblicato ( a meno che scompaia ora misteriosamente) l’ Approfondimento regolamentare n.6, che di fatto smentisce tutto il comunicato. Lo firma il Responsabile Modulo Revisione Regolamento e Guida Pratica, Pierpaolo Battistella, cioè una fonte ufficiale di interpretazione del Regolamento dell’AIA e risponde ad una domanda che sembra fatta ad hoc per il caso di Firenze:”Un difensore che nella dinamica dell’azione esce dal terreno di giuoco, come va considerato agli effetti del fuori giuoco?” Dopo una serie di valutazioni regolamentari afferma che “se un calciatore si trova oltre la linea di porta non può essere considerato tecnicamente ai fini dell’offside…” per cui, conclude ”si può affermare con estrema certezza che se un calciatore, nel momento in cui il pallone è toccato o giuocato, si trova momentaneamente fuori del terreno di giuoco (a causa della dinamica dell’azione), non può essere valutato agli effetti della Regola 11(fuorigioco)”. Sì, avete letto bene e magari potreste leggerlo integralmente nel documento originale qua sotto. Anche l’AIA era d’accordo con me: il gol era da annullare. Ora ci aspettiamo un altro comunicato e, magari, qualche scusa.

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