TONI è in testa al mondo
Vi proponiamo il pezzo uscito oggi su la Nazione, a firma ANGELO GIORGETTI
Toni segna dappertutto, risolve i problemi e porta in giro la sua dinoccolata abilità da killer trasversale, campo di calcio o carcere fa lo stesso, anche se le porte si aprono in modo diverso (e i secondini sono notoriamente peggio dei terzini). «Le Sughere» è un penitenziario ad alta sorveglianza e l’occasione di apertura è quasi storica, si capisce anche dal formidabile numero di guardie in allerta soft: controlli e metal detector, il bzzzzzz delle ricetrasmittenti, le borse setacciate come in aeroporto, i cellulari trattenuti all’ingresso; ma nella festa imprigionata entra il vento fresco dell’ultima impresa di Toni, evvai Luca, segna per noi, il sorriso è uguale anche in carcere, la Scozia è ancora calda.
A Trent'anni il centravanti della Fiorentina è al bivio più entusiasmante e difficile della sua carriera. Lo vorrebbero tutte le squadre — anche Donadoni sa che non ci sono altri bomber capaci di fare reparto come Toni — ma la Fiorentina sventola parole e comunicati per ripetere questo: il futuro del giocatore sarà deciso a giugno dopo un incontro con la famiglia Della Valle. Prima di allora ogni ipotesi giornalistica, ogni interpretazione, ogni retroscena saranno sintomo di scarsissima aderenza con la realtà. Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno, quando Della Valle stoppò l’emigrazione di Toni verso l’Inter, che gli offriva un ingaggio di 4 milioni e mezzo di euro netti all’anno? E’ cambiato il senso di riconoscenza che la Fiorentina, allora intrappolata in Calciopoli è sull’orlo di molte paure inespresse (compresa quella di retrocedere di schianto sotto il peso della penalizzazione), avverte nei confronti di Toni; che obbedì alla richiesta di Della Valle — resta per aiutarci a uscire da questa situazione — sulla base di una specie di patto, un accordo fra gentiluomini: fra un anno, con la Fiorentina salva e magari in Europa, ci ritroveremo per decidere la situazione. Fra le ipotesi c’è anche quella del rinnovo del contratto (scadenza 2009), ma alla società viola non sfugge la difficoltà di trattenere il giocatore di fronte a una nuova offerta di 25 milioni di euro e, soprattutto, alla prospettiva di guadagnare cifre impensabili per la Fiorentina, che ha bloccato il tetto salariale a un milione e mezzo di euro all’anno. Le offerte certo non mancherebbero: l’Inter e la Juve in Italia, il Barcellona all’estero, anche i grandi club inglesi. Fantamercato: lo stesso Milan — scambio con Gilardino — potrebbe essere interessato, ma qui ci fermiamo per non inciampare in un nuovo comunicato di smentita della società.