ARTHUR, Tema di dibattito Viola-Juve. Dubbi su Maxime

01.04.2024 16:00 di  Ludovico Mauro  Twitter:    vedi letture
ARTHUR, Tema di dibattito Viola-Juve. Dubbi su Maxime
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© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Se c'è una zona di campo che Vincenzo Italiano, in questi tre anni alla guida della Fiorentina, ha visto spesso e volentieri con un occhio di riguardo, è quella davanti alla difesa. Vuoi per il passato da centrocampista, vuoi per l'importanza del ruolo in un calcio di tanto fraseggio. Prima Torreira, poi Amrabat, quest'anno Arthur. Accomunati non da caratteristiche - almeno in parte - ma dal ruolo di caposaldo del centrocampo viola in ogni diversa stagione di questo triennio. Tre interpreti, due anche abbastanza simili fra loro, che in queste annate sono stati sempre presenti nel palleggio della Fiorentina. Per ultimo, in ordine di tempo, il brasiliano.

Regista dalle indubbie qualità tecniche, ha scelto il viola per rilanciarsi dopo anni opachi, pieni di noie muscolari. Italiano ha raccolto volentieri la sfida, facendone il suo direttore d'orchestra in mezzo al campo. Il rendimento di Arthur - nonostante la qualità del giocatore non fosse certo sconosciuta - a Firenze ha messo d'accordo tutti, ma il suo futuro somiglia tutt'oggi a un grande punto interrogativo. Il giocatore si è trovato fin da subito bene con tutto l'ambiente, dal tecnico (primo estimatore) alla squadra fino al club e la città, come sottolineato a più riprese dal procuratore Federico Pastorello. Lo stesso agente però, è sempre stato limpido anche sulla situazione del cartellino: detto del benestare del ragazzo anche per una possibile permanenza, ha anche rimarcato varie volte come il club di Commisso tenda a non voler esercitare l'opzione di riscatto, non di poco conto (20 milioni). Così come non lo è il discorso sull'ingaggio, coperto quest'anno quasi totalmente dalla Juventus. L'ex Barcellona non rientra nei piani dei bianconeri e la Fiorentina si siederà a un tavolo col club torinese per un eventuale rinnovo del prestito. È chiaro che sulla scelta definitiva inciderà molto il finale di stagione - la vittoria di un trofeo peserebbe su prestigio, ma anche entrate monetarie -, ma ad oggi, l'ipotesi di un riscatto, pare decisamente complicata.

Discorso diverso per il suo alter ego (o meglio, quello che dovrebbe esserlo). Maxime Lopez era arrivato in viola dopo anni in risalto al Sassuolo, da metronomo dei neroverdi. Chiuso in parte anche dalle prestazioni del brasiliano, il francese ha avuto un ruolo più marginale del previsto, probabilmente anche per scelte tecniche di Italiano alla luce delle sue performance. Anche Maxime è sbarcato a Firenze in prestito (1 milione) con diritto, e secondo quanto appreso da FV, sul suo riscatto non è ancora stata presa una decisione: su questo inciderà anche il finale di stagione, ma ora come ora, pure il suo diritto di riscatto pende molto di più dalla parte del "no".