CALDO, ATTESA E SORPRESE: PALLADINO E UN RITIRO A PIENI VOTI AL VIOLA PARK

20.07.2024 00:00 di  Andrea Giannattasio   vedi letture
CALDO, ATTESA E SORPRESE: PALLADINO E UN RITIRO A PIENI VOTI AL VIOLA PARK
© foto di ACF Fiorentina

Le idee e i buoni propositi, di base, ci sono sempre stati. Quello che semmai mancava - al di là del test poco probante contro la Primavera di domenica scorsa - era la riprova sul campo, in una gara “vera” che mettesse alla prova la bontà del lavoro svolto dalla formazione di Raffaele Palladino nel torrido ritiro del Viola Park. Responso più che positivo e calciatori, chi più chi meno, promossi a pieni voti. È questa la sensazione che è emersa forte e chiara dalla sfida con la Reggiana di ieri sera con cui si è chiusa la prima fase di lavoro della Fiorentina in vista della prossima stagione. Due settimane toste, a ritmi altissimi (più alti rispetto a quelli ai cui erano abituati Biraghi e soci con Vincenzo Italiano) durante le quali il nuovo allenatore ha provato non solo a migliorare in breve tempo lo stato di forma della sua rosa - e in questo i suoi giocatori lo hanno aiutato, presentandosi tutti al meglio - ma ha tentato anche di inculcare in fretta il suo nuovo credo tattico ai calciatori. 

BUONE NOTIZIE. Impresa, verrebbe da dire, riuscita. Se non fosse che, al 20 di luglio, la rosa a disposizione di Palladino è ben lungi dall’essere quella che l’allenatore si troverà ad allenare a partire dal 31 luglio, ovvero all’indomani della fine della finestra estiva di mercato. Pongracic ha assistito all’amichevole di ieri in tribuna mentre Kean ha segnato (ed è stato certamente una delle note migliori al Viola Park in questi giorni) ma tutto questo non può certo bastare. Se non altro, come detto, le buone notizie non sono mancate: dalle “colonne portanti” che hanno confermato di sapere dare fin da subito il proprio contributo (bene Mandragora e Kouame) fino ai giovani che hanno confermato di poter avere un futuro a Firenze (Bianco, che ieri non ha brillato a dire il vero, è stato tra i migliori, al pari di Distefano). Passando per quella che è stata la sorpresa forse più bella di questo ritiro, ovvero Riccardo Sottil.

PALLA ALLA DIRIGENZA. Il classe ’99, elogiato nelle settimane scorse a più riprese dal tecnico, ha aperto le marcature sia nel test in famiglia con la Primavera che ieri contro la Reggiana, dimostrando che - se in forma, se in fiducia e se messo nella condizione migliore di far bene - può veramente essere un valore aggiunto di un gruppo che per tanto, troppo tempo lo ha cercato invano. Adesso la palla passa alla dirigenza, quello che Palladino poteva fare in questo ritiro lo ha fatto e probabilmente al meglio: per sognare e dar seguito a quel concetto di “ambizione” che ormai è la parola più ripetuta dentro e fuori al Viola Park, l’allenatore si attende fatti concreti. E nello specifico giocatori funzionali al suo credo. I voti alti, nel frattempo, restano.