KEEP CALM, VIOLA. IL CALCIO DI LUGLIO E I SEGNALI DEL MERCATO
Prendiamo tutti un respiro, aspettiamo qualche secondo e poi ripetiamo ad alta voce: è solo calcio di luglio. Magari tre volte, per sicurezza. Questo per evitare di incorrere in facili critiche (o entusiasmi, specie dopo il 4-0 del Viola Park contro la Reggiana) alla luce della sconfitta con cui la Fiorentina è uscita dal Deepdale Stadium contro il Preston. Un ko peraltro immeritato – alla luce dei tre pali presi dalla squadra di Palladino, di cui uno peraltro frutto di un calcio di rigore fallito – che ha evidenziato però alcune cose: che i ritmi di lavoro, intensissimi, ai quali il nuovo tecnico sta sottoponendo la sua squadra si fanno sentire, che la rosa così com’è non basta (bene Colpani, ma adesso c’è da stringere la cinghia a centrocampo) e che alcuni elementi che in questi due giorni di amichevoli si sono messi in luce nel Lancashire non sembrano essere idonei né al tipo di calcio che la Fiorentina pretende di fare né alla qualità di ambizioni che la società punta ad avere.
Tolti alcuni giovani (che certamente ne hanno di strada davanti e che nel complesso tra Bolton e Preston hanno impressionato in modo notevole, specie Fortini e Caprini), è in mezzo al campo – quel poco che c’è… -, in porta e in attacco che restano tanti punti di domanda. Uno, per esempio, riguarda Bianco e il suo approccio apparso timido nelle ultime sue uscite (già con la Reggiana non aveva incantato), un altro è invece legato tanto a Terracciano quanto a Christensen, che dopo gli errori degli ultimi 180’ saranno oggetto di molte valutazioni mentre l’ultimo è quello relativo a Kouame, che dopo la buona prova con la Reggiana sembra regredito tutto d’un tratto. Certo, le voci di mercato che lo riguardano possono non averlo aiutato eppure sembra chiaro che quello di cui Palladino ha bisogno in questo momento non è un giocatore con le valigie pronte ma è uno voglioso come Kean, anche ieri entrato benissimo in partita e sfortunato in occasione dei due legni.
Tra due giorni, ad Hull, la Fiorentina chiuderà il cerchio della sua tre giorni inglese con tante certezze in più nello zaino e qualche dubbio in meno su alcuni elementi che oggi non sembrano fare al caso del ciclo che verrà. E se Palladino sta dando il 100% (per come sia la squadra che la società lo stanno seguendo sembra evidente che ben poco fin qui abbia sbagliato) è semmai dall’area tecnica che adesso servono segnali. Gli stessi che dopo l’eccellente colpo-Colpani possano portare in dote altri innesti sinonimo della parola ambizione. Per il resto, per le recenti prove, non resta altro che fare grossi sospiri e ripetere: “E’ calcio di luglio...”