IKONÉ, Fischi al Viola Park: se rimane, il club lo difenda
Che in viola non abbia fatto sfracelli è un triste fatto. Purtroppo l’esperienza di Ikonè a Firenze è stata, per ora, costellata più da fallimenti che da soddisfazioni. Per questo la società ha tentato di liberarsene sul mercato e probabilmente ci prova e ci proverà fino a fine mercato.
Tuttavia Ikonè è lì, con la maglia viola ancora addosso, con la sua aria sperduta e interrogativa e tutte le domande su se stesso che gli frullano vorticosamente in testa. A cambiarne le prestazioni non ha giovato neppure modificare il suo nome di battesimo scritto sul retro della casacca, Jorko trova le stesse difficoltà di Ikonè, forse anche di più. E neppure il passare del tempo sembra aiutare granchè un calciatore di qualità indubbie nella corsa e nel dribbling che non riesce ancora ad essere efficace nella Fiorentina.
E’ probabile che a giovargli sarà il cambio di allenatore, Italiano aveva l’assillo dei gol degli esterni, Ikonè non ne faceva, di lì la scontentezza cronica di tecnico e pubblico. Palladino, probabilmente, giocando in modo diverso, è meno fissato e Ikonè potrebbe avere più margini per soddisfare le richieste del suo allenatore e del suo pubblico.
Ma al momento il punto è un altro: ieri, in occasione dell’amichevole al Viola Park con la Reggiana, il povero Ikone è stato fin da subito bersaglio di fischi e ingiurie da parte del pubblico che doveva essergli amico. Colpa della pessima abitudine di quei tifosi che fischiano i propri giocatori. Ma anche del club che a questo punto ha il dovere, e tutto l’interesse di difendere il proprio tesserato. Se la Fiorentina ha deciso di tenersi Ikonè, o non riesce a venderlo pur provandoci, ha il dovere e la convenienza di difenderlo pubblicamente. Non guasterebbe quindi una bella dichiarazione in difesa del giocatore, magari assicurando tutti che lo si tiene per scelta e perché si crede e si punta su un suo recupero. Questo forse basterebbe a chiudere la bocca ai più accaniti fischiatori o almeno a far mettere loro il cuore in pace: Ikonè resta, è un giocatore viola, quindi conviene sperare che faccia bene.
Perchè lasciar continuare il gioco al massacro, con Ikonè, il quale è già in difficoltà di suo, per carattere, per problemi personali nei quali non entriamo per rispetto. Continuare con questo andazzo è controproducente in ogni senso, oltre ad essere uno spettacolo brutto da vedere. Ikonè rimane? Ebbene, lo si difenda, si spendano due paroline d’affetto e fiducia per lui, giacchè di parole insensate e in libertà se ne dicono tante...