D. ROSSI A RFV, Arthur non mi convince: vi spiego perché
L'ex allenatore tra le altre di Fiorentina e Lazio, Delio Rossi, ha parlato in esclusiva a Radio Firenzeviola durante la trasmissione "Viola Amore mio".
Cosa ne pensa della Fiorentina attuale e di Arthur?
"Ad ora è difficile dare giudizi, è presto. I migliori colpi di mercato per me saranno fatti a campionato già iniziato, parlare di calciomercato ora ha poco senso. Aspettiamo a giudicare. Arthur? Non so se possa essere utile alla Fiorentina, non mi fa impazzire, non ha un ruolo ben definito. Non è un centrocampista che gioca davanti alla difesa, non è una mezzala e non sa giocare d'interdizione. Preferisco un giocatore specifico, quelli ibridi non mi entusiasmano. E' più una ciliegina nella torta che un componente nella torta. La condizione fisica non è un problema per me, la troverà".
Dove lo userebbe Arthur?
"Non saprei se lo userei nel 4-3-3. Non sa organizzare il gioco, non ha fase di contrasto e lanci lunghi illuminanti. Forse lo userei come mezzala, ma preferirei altro. Fa passaggi a pochi metri, non salta il centrocampo con dei lanci lunghi".
Prosegue: "Amrabat lo vedo più funzionale ad Arthur, anche se preferirei un play davanti alla difesa. Il giocatore davanti alla difesa deve avere capacità di regia e soprattutto di contrasto. Poi questo è il mio modo di intendere il modulo. Il ruolo del regista si sta perdendo? Dipende dalle caratteristiche del giocatore. Jorginho ha quelle caratteristiche che cercherei, come anche Busquets. Poi penso a Lucas Leiva, cercherei uno così, più giovane. Maxime Lopez? No, è più bravo nella fase di possesso, ma non in quella di non possesso".
Parisi lo vede subito titolare?
"Se una squadra ha disponibilità economica è giusto fare scommesse e Parisi lo è. Ha caratteristiche uniche, forse pecca solo in fisicità, ma ha corsa, qualità e anche malizia nonostante la giovane età. E' un acquisto importante. Forse adesso però servirebbe un portiere e un difensore centrale di livello, prima ancora di opportunità in altri ruoli. Se prendi un asse centrale forte, quelli esterni li trovo".
Sull'attaccante: "Nel 4-3-3 i giocatori centrali devono saper controllare le due catene laterali e soprattutto deve avere profondità. Osimhen non può venire incontro, ma nella profondità gioca molto bene. Poi dipende da cosa richiede l'allenatore. Dia lo preferirei a Nzola".
Ha fiducia in Jovic?
"Ha giocato nel Real Madrid, ha qualità, ma vedendolo giocare non mi ha ancora convinto. Non so perché non riesca ad esprimere le sue qualità, perché le ha sicuramente. Ad ora però non fa la differenza. Forse gli manca la fame giusta".
Ha mai chiarito con Ljajic?
"Mi fece arrabbiare e il motivo lo sappiamo noi. Poi ci siamo chiariti, ho chiesto scusa al ragazzo, alla società e alla città. Più di questo non posso dire, ma io sono questo. Questo episodio ha inciso nella mia carriera".