COR. SPORT, A Lecce coi fedelissimi: pochi cambi

18.10.2024 08:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
COR. SPORT, A Lecce coi fedelissimi: pochi cambi
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Lecce-Fiorentina nel segno della continuità, quantomeno per quanto riguarda la Fiorentina. Lo anticipa il Corriere dello Sport, che nell'edizione odierna prova ad anticipare le scelte di Raffaele Palladino in vista della sfida di domenica. Al via del Mare si cercano conferme, anche negli uomini. Scrive il Corriere:  c’è già stata “la sporca dozzina” dell’iconico film di Robert Aldrich, ma Raffaele Palladino si accontenta di molto meno e ne ha scelti undici a cui affidare le ambizioni viola di continuare la risalita della classifica nel segno della continuità: la riprova è subito domenica a Lecce. Perché non sono undici così, ma sono esattamente gli stessi che prima della sosta hanno iniziato contro il Milan e poi l’hanno battuto, motivo più che valido per il tecnico campano di rispolverare un vecchio adagio del calcio che davvero ormai non trova più applicazione: squadra che vince non si cambia. De Gea, Dodo, Comuzzo, Ranieri, Gosens, Adli, Cataldi, Colpani, Gudmundsson, Bove e Kean, disposti in quest'ordine tattico, hanno vinto: e Palladino non li cambia.

A Lecce, a meno di clamorose novità, si ricomincerà da lì e da una continuità vista nelle ultime tre uscite di campionato: ad esempio, pensando alle uscite contro Empoli e Milan, Adli ha rappresentato l’unica novità dagli azzurri ai rossoneri. E quella squadra, quegli undici giocatori pensati e schierati per avere la meglio su Maignan e compagni, hanno dato le risposte che Palladino aveva chiesto ai suoi. La strada sembra quella giusta ed è tracciata in discontinuità rispetto al ciclo precedente.  Rispetto a Italiano, ad esempio, che modificava sempre l’undici di partenza, a volte stravolgendolo proprio - come modus operandi che aveva ovviamente una sua ragione di essere - e non soltanto nel passaggio dal campionato alla Conference League e viceversa: dimostrazione ne sia che gli ci sono volute 141 partite sulla panchina viola, e altrettante formazioni differenti schierate in ognuna di esse. A Palladino però, a quanto pare, non piace così tanto cambiare.