"Al Palladino" e la sua Fiorentina adolescente: il commento di Ferrara

Benedetto Ferrara stamani sulle pagine de La Nazione paragona la Fiorentina ad un figlio adolescente: "La ami, ti illudi, sogni, e lei ti frega, ci ricasca, ti lascia in terra a chiederti: perché? Dottor Jekyll & mister Hyde. Un tempo per uno. Ma voi avete capito perché questa squadra gioca più o meno solo mezz’ora? C’è un motivo fisico? O esistenziale, o contrattuale, chissà. Cosa accade nello spogliatoio tra un tempo e l’altro nessuno lo sa, al di fuori dei giocatori e dello staff tecnico. Uno si immagina bei monologhi alla Al Pacino di “Ogni maledetta domenica”, oppure discussioni tecnico tattiche di alto livello. Auto motivazioni, rimproveri o ricariche psicoterapeutiche. Boh. Qualsiasi cosa accada non funziona".
Il giornalista sottolinea come l'empatia tra la squadra e "Al Palladino" non sia proprio al massimo e lo dimostra il fatto che dopo aver chiesto un grande inizio ad Atene, dopo poco la sua Fiorentina era già sotto di due gol. "D’altra parte i figli adolescenti a un certo punto diventano grandi, o per lo meno non si chiudono più in camera chiusi nel cappuccio della felpa ad ascoltare musica improbabile a tutto volume. Insomma, sono capaci di sorprenderti anche rendendoti felice. E così Al Palladino può portarci ancora in Europa League e vincere questa benedetta Sufference League".
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