BROVARONE A RFV: "NON È VERO CHE PRADÈ CON BARONE NON FACEVA NIENTE. ECCO COME MIGLIOREREI LA FIORENTINA"
A Radio FirenzeViola, durante "Garrisca al Vento", ha parlato l'intermediario di mercato Bernardo Brovarone. Queste le sue parole, a partire dal grande momento di forma della squadra viola: "A inizio anno non mi sarei aspettato questa stagione: la squadra era nuova, il centrocampo totalmente cambiato, il centravanti aveva avuto una serie di problemi, un allenatore che se avesse perso in casa contro la Lazio non so cosa sarebbe successo. Il calcio è una variabile impazzita. Però di una cosa ero certo: Pradè è uno studia in profondità il lato umano degli atleti e questo gruppo è pregno di risorse umano. Questa caratteristica, unita all'intelligenza e la lungimiranza di Palladino, hanno creato una miscela esplosiva. La squadra ha tutte le carte in regola per rimanere tra le prime cinque".
In questi mesi Pradè si è tolto qualche sassolino dalla scarpa?
"Era stato disintegrato, ma aveva delle responsabilità personali anche se bisogna vedere quale fosse il suo margine operativo. Non è vero però che quando c'era Barone, Pradè non faceva nulla. Tra i due dirigenti c'è sempre stato confronto e stima. Senza fare nomi, facemmo una trattativa in uscita in un periodo in cui Daniele si dovette assentare una decina di giorni per una brutta bronchite: Barone ci disse che non si sarebbe seduto finché Pradè non guariva. Lui è molto meglio di quello che qualcuno non pensa, è un direttore sportivo stimato e conosciuto in tutto il mondo".
Come si migliora la Fiorentina?
"Non voglio essere offensivo nei confronti di coloro che oggi stanno facendo cose stupende ma personalmente prenderei un giocatore che come caratteristiche sia "alla Mutu" davanti e uno "alla Rui Costa" a centrocampo. Ci vuole un grande campione ricco di classe e carisma a centrocampo e un calciatore di estro e fantasia davanti".
Su Pongracic: "E' un leader difensivo con caratteristiche particolari, un libero staccato. Io penso che sia un ottimo giocatore. Secondo me la Fiorentina potrebbe affiancargli Comuzzo e Ranieri e tornare a giocare a tre, staccando Dodo e Gosens. La colpa di quella Fiorentina non era nella difesa, che è perfetta per giocare a tre".
Come vedrebbe un ritorno di Federico Chiesa?
"Per me tre mesi fa era il talento più importante che avevamo in Italia. Non so cosa gli stia succedendo ora a Liverpool, sta facendo un'involuzione clamorosa. Tecnicamente lo prenderei subito, ma poi ci sono tanti aspetti da valutare. Per come si è comportato e come si è lasciato con Firenze lo escluderei".
Invece di Oscar Gloukh che ci può dire?
"Non rispondo...".
Per il ruolo di vice-Kean?
"Altra situazione per nulla banale. Non è facile andare a prendere un giocatore che sa che non gioca, certo lo puoi allettare con la classifica ma la Fiorentina un investimento in quel ruolo non lo farà mai. Siamo sicuri che sia così fondamentale il vice-Kean?".
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