VI SVELIAMO LA FORMULA MAGICA DI QUESTA FIORENTINA

28.11.2024 00:00 di  Stefano Prizio   vedi letture
VI SVELIAMO LA FORMULA MAGICA DI QUESTA FIORENTINA
FirenzeViola.it

La parola usata spesso, qui e altrove, per descrivere il momento della Fiorentina è 'magia', i cui sinonimi sono incantesimo, prodigio, sortilegio. Un portento che ha fatto volare i viola allenati da Palladino fino alla testa della classifica, sebbene in compagnia di diverse altre squadre. Ecco, iniziamo da questo: nessuna delle formazioni che occupano la testa della graduatoria può pensare con ragionevole certezza di finire per vincere lo scudetto, neppure Napoli, Atalanta e Inter che sono le prime tre. Nè tanto meno le altre, tra cui la Fiorentina. Tutte, compresa la Juve che sta dietro ai viola e forse persino il Milan, precipitato ancora più indietro, possono con percentuali diverse di favore del pronostico, ambire al bersaglio più grosso.

Per ciò che riguarda la Fiorentina erano tanti anni che non accadeva e la sensazione che si vive è emozionante. Tuttavia, comunque vada e qualunque finisca per essere l'obiettivo finale dei gigliati, i 28 punti fin qui accumulati saranno un vantaggio strategico preziosissimo se non decisivo. 

Ma torniamo alla magia. Le magie, gli incantesimi, hanno delle formule. Ed anche la Fiorentina di quest'anno ha la sua formula: zampe di gallina, spire di serpente, lingue di drago, capelli biondi di vergine ( praticamente impossibili da trovare). No, nulla del genere, nessuna ricetta segreta o arcana. Ma solo una combinazione di virtù. A partire dalla testa.

Commisso, derogando al suo solito principio del controllo totale, una volta scomparso Barone, non ha cercato un altro suo alter ego, ma si è affidato, come mai aveva fatto in passato, alla competenza di uno del mestiere, segnatamente Daniele Pradè. Pradè dalla sua, assieme al suo pupillo Raffaele Palladino, l'uomo scelto per guidare la truppa, ha rinunziato ai permali che colgono spesso chi è deputato a prendere decisioni per altri, ed ha praticato la virtù dell'ascolto umile delle ragioni altrui. Su di loro, ad inizio anno, si sono addensate critiche anche feroci, del tecnico taluni erano arrivati a chiedere a gran voce persino l'esonero! La coppia di uomini di calcio della Fiorentina s'è scossa i calzari ed è andata avanti, semmai ascoltando gli appunti più intelligenti e facendone tesoro, anche cambiando quel che era da cambiare. 

C'è poi un altro ingrediente: la capacità del Dg Alessandro Ferrari di esercitare il suo ruolo e le sue prerogative senza entrare in campi non suoi. E soprattutto, caso raro per un dirigente di club calcistico in posizione così apicale, senza lasciarsi prendere dalla tentazione di considerarsi un esperto di calcio ed entrare di conseguenza nelle valutazioni tecniche o nelle scelte tecniche che toccano a Pradè e Palladino. Tutte queste cose, assieme alle zampe di galline. Anzi no, assieme ad un gruppo di uomini compatto che va in campo per un unico fine comune, fanno la formula che sta rendendo magica la Fiorentina. 

Intanto oggi è tempo di Conference e i viola ospitano un'altra squadra cipriota, il Pafos. Va da sè che la competizione bisogna onorarla, come va da sè che il fronte che conta davvero sia il campionato. Perciò  Palladino, sempre in ossequio alla propria ragionevolezza, opterà per un turn over legittimo, ma non eccessivo.

Ma a proposito di ospiti, ci piace chiudere con un'esortazione che ci sembra doverosa proprio quando arrivano gli ospiti ed è bello far degna figura. Il Franchi è lo stadio di Firenze e della città ha da essere degno. In tal senso il cantiere a vista in curva Fiesole non è un gran bel vedere. Il Comune, proprietario dell'impianto, dovrebbe intervenire. Ora, di grazia, ci sarà in città o altrove un  cane di artista in grado di progettare uno sfondo bello a vedersi per coprire la curva? Magari ideando un'immagine originale o rifacendosi al celeberrimo skyline cittadino riprodotto anche in una memorabile coreografia della curva. Le spese infine potrebbero essere sostenute da uno o più sponsor ai quali interessi associare il proprio nome alla città di Firenze.