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Contro il Panathinaikos ultimo appello per tutti. Anche senza rischio esonero

Contro il Panathinaikos ultimo appello per tutti. Anche senza rischio esoneroFirenzeViola.it
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di Pietro Lazzerini

La Fiorentina ha perso a Napoli e questa, soprattutto in questo periodo, non è una notizia. Quattro sconfitte nelle ultime cinque partite giocate più il ko subito ad Atene contro il Panathinaikos, certificano ancora una volta quanto la chiave di volta da parte di Palladino, anche dopo il mercato, non sia stata trovata. Al Maradona i viola hanno regalato il primo tempo giocando in modo spiccatamente difensivo (usando un eufemismo). Poi nella ripresa, qualche accorgimento e un atteggiamento diverso da parte della squadra di Conte, ha permesso agli uomini di Palladino di mostrare un faccia meno imbarazzante, ma i punti guadagnati alla fine sono stati i soliti: zero. 

Numeri impietosi
Il trend di questo ultimo periodo non si modifica di troppo se si amplia il numero di partite prese in considerazione. Da Bologna in poi, la Fiorentina ha perso ben 9 volte, con 4 vittorie e 3 pareggi in campionato. Più il ko ai rigori contro l'Empoli in Coppa Italia, il pareggio di Guimaraes, la vittoria agile contro il Lask e la sconfitta di giovedì scorso a completare il quadro. Numeri impietosi rispetto a ciò che avevamo vissuto fino al 1° dicembre e al malore di Bove. Numeri che in altre piazze probabilmente avrebbero già portato a un cambio in panchina. Commisso ha seguito il suo credo e ha permesso al tecnico campano di proseguire nel proprio lavoro. Ora però, giovedì è un match da dentro o fuori che parte con un forte handicap. Cosa succederebbe in caso di eliminazione? 

Un obiettivo che si complica
Probabilmente niente. Troppo vicina la partita contro la Juventus, troppo decisa la difesa del tecnico da parte del proprietario quando la decisione poteva essere diversa. Però sarebbe difficile giustificare un futuro di Palladino in viola nel corso della prossima stagione, a meno di finale in forte controtendenza ed Europa League conquistata in campionato. Al momento un obiettivo tornato ad essere molto complicato. 

Boccone amaro da evitare
La partita di ritorno contro il Panathinaikos potrebbe sancire la definitiva rottura anche con quella parte di pubblico che fino a questo momento, non ha dato retta alla pancia evitando di contestare troppo aspramente il lavoro dell'allenatore. Uscire in casa contro una buona ma inferiore squadra greca, si trasformerebbe nell'ennesimo boccone amaro che nessuno ha voglia di ingoiare in questa stagione che si sta via via avviando verso risultati che potrebbero essere addirittura peggiori delle qualificazioni alla semplice Conference League ottenute nelle ultime tre stagioni. 

Dalle parole ai fatti
Palladino ha dichiarato che la sfida di giovedì al Franchi "è come una finale" e la sensazione è che questo possa valere anche per lui, se non nell'immediato, sicuramente a fine della stagione in corso. Anche Pradè ha definito la sfida al Pana "fondamentale". Adesso spetta ai giocatori tradurre queste manifestazioni di intenti in solide realtà. Magari evitando di giocare sì e no solo 20 minuti a partita, sperando che bastino per ottenere un buon risultato. Giovedì non basterà, come non è bastato ieri a Napoli. Per molti versi l'Europa è l'ultimo vero appello prima del rischio naufragio. Dobbiamo augurarci che al Viola Park, dove non sappiamo cosa accada quotidianamente come ci ha tenuto a sottolineare il dg Ferrari qualche giorno fa, condividano questo concetto prima di trovarsi senza soluzioni alternative per salvare gli ultimi mesi della stagione