Da capitano a capitano: l'incredibile passaggio di testimone da Biraghi a Ranieri
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C'è stato un momento che forse più di tutti ha certificato la magia di una serata come quella che ha visto la Fiorentina schiantare l'Inter Campione d'Italia in carica e far sognare una piazza che non si ritrovava al quarto posto a febbraio da almeno un decennio: quando al 60' Luca Ranieri ha scaraventato in rete un cross su corner di Mandragora facendo esplodere l'Artemio Franchi. Il gol è arrivato in un momento non casuale, quando la Curva Fiesole stava omaggiando con due striscioni Cristiano Biraghi, proprio colui dal quale Ranieri ha ereditato la fascia di capitano. E le scene della Curva che festeggia con Ranieri e con tutti i suoi compagni al vetro della Ferrovia rimarrà impressa in chiunque sia stato presente al Franchi e chiunque abbia visto la partita.
L'omaggio a Biraghi
Procedendo per gradi, verso il 58' di Fiorentina-Inter la Curva ha deciso di prendere posizione sull'addio di Biraghi e lanciare un messaggio che raramente si è visto per giocatori che hanno lasciato Firenze, soprattutto dopo mesi di fatto da separato in casa al Viola Park: "Capitan Biraghi il tuo più grande trionfo è il rispetto di questa gente! Eterno e indissolubile il tuo legame con Firenze”, scritto su due teli bianchi in lettere color viola. Un messaggio d'affetto incredibile per un giocatore che è andato al Torino nell'ultimo giorno di mercato ma che ha sempre riservato parole al miele per i tifosi della Fiorentina e soprattutto per la parte più calda di essi, anche nel suo saluto social due giorni fa. Una risposta corale a tutte le critiche che anche negli anni sono piovute sul giocatore.
Ranieri festeggia
Poi c'è Luca Ranieri, al suo quarto gol in Serie A - il terzo con la maglia della Fiorentina - in una delle serate più belle da calciatore e sicuramente da capitano. Lui, che in maniera silenziosa ha ereditato la pesantezza di una fascia indossata al braccio da grandi campioni della storia del calcio, con il lavoro e con il carisma si è preso piano piano Firenze e lo spogliatoio, dimostrandolo già con parole importanti nei momenti complicati di questa stagione. Spesso sottovalutato, Palladino sembra non poterne fare a meno e contro l'Inter, tra uno sberleffo a Lautaro e una battuta ad Arnautovic, si è capito il perché.
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