Godi Fiorenza!

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di Pietro Lazzerini

La Fiorentina schianta l'Inter con un netto 3-0 andando oltre l'emergenza, oltre gli assenti, oltre a un regolamento che aveva messo la squadra di Palladino con le spalle al muro da un punto di vista degli effettivi da poter schierare in seguito a cessioni ed acquisti in sede di mercato. Una partita sontuosa, che ha visto i viola giocare compatti, senza sbavature, dando una sensazione di gruppo che si era già intravista nelle due precedenti vittorie e che ora si è ripalesata come all'epoca delle 8 vittorie consecutive. 

Ha vinto l'umiltà viola
Palladino ha fatto di necessità virtù, schierando una formazione con tanti difensori di ruolo anche fuori posizione, scegliendo l'attesa e la ripartenza, armi che aveva già saputo sfruttare in tante altre occasioni. Dopo le sei giornate dopo qualcosa sembrava scricchiolare, il tecnico della Fiorentina ha mostrato a tutti come quel breve tunnel privo di risultati convincenti, sia ormai un lontano ricordo. Inoltre ha mostrato i muscoli anche in chiave classifica, staccando la Juventus e raggiungendo la Lazio. 

Uno per tutti, tutti per uno
Negli occhi rimane la compattezza di tutta la squadra, che per i minuti disputati è tornata a sacrificarsi senza sosta. Le corse all'indietro di Kean, quelle in tutte le direzioni di Beltran, ma anche le prestazioni finalmente sopra le righe di giocatori come Richardson (a un passo dalla cessione nelle ultime ore di calciomercato), come Pongracic e Parisi, hanno fatto capire che ora la Fiorentina è tornata ad essere quella che sogna in grande. E sogna potendolo fare visto quanto fatto ieri sera. 

L'abbraccio a Bove
Quella di ieri sera non era una partita come le altre. Il 1° dicembre il mondo del calcio e in special modo tutta Firenze ha temuto il peggio quando Edoardo Bove si è accasciato a terra prima di essere trasportato d'urgenza a Careggi. Dopo due mesi, il centrocampista era in panchina al fianco dei compagni pur non potendo prendere parte alla partita, e questa era già una grande vittoria. Poi sono arrivati i tre gol e una partita da capogiro e infine un lungo abbraccio con tutti i compagni che sono andati subito a cercarlo per dedicargli questi tre punti. Un'emozione nell'emozione che ha fatto commuovere il Franchi, dopo la lunga e meritata esultanza. 

Il momento di godere, ma con i piedi per terra
Adesso però è il momento del godimento collettivo. La Fiorentina ha mostrato i muscoli contro una delle grandi candidate alla vittoria del campionato, lo ha fatto con il collettivo e con i singoli, ed anche con un pubblico che gode alla terza e torna a sognare un posto in Champions. È stato bravo Commisso a difendere da lontano Palladino, che è andato oltre le difficoltà riprendendo una corsa bella quanto inattesa. Ora è il momento di mantenere i piedi per terra, recuperare le energie e puntare dritti a San Siro dove nuovamente i viola non avranno niente da perdere e le pressioni saranno tutte sulla squadra di Inzaghi. E perché non sognare il doppio sgambetto?