Noi contati ma loro contano le reti dello show viola. Il pallone è quello giallo...

Noi contati ma loro contano le reti dello show viola. Il pallone è quello giallo...
Oggi alle 00:00Notizie di FV
di Sonia Anichini

Mi da una soddisfazione incredibile castigare coloro che si presentano davanti alla Fiorentina con la spocchia, mi riempie di orgoglio strapazzare l’Inter che probabilmente pensava di fare una partitella d’allenamento in vista del match di lunedì e mi vengono da fare gesti non proprio signorili per festeggiare questo 3-0 quasi epico per come si presentava l’incontro di ieri sera. Per le regole che governano il calcio la Viola si trovava a rigiocare quella maledetta partita, interrotta per il malore a Bove, con una rosa che non poteva annoverare i nuovi arrivati, con alcuni giocatori acciaccati e Gudmundsson colpito da tonsillite e con una fantasiosa formazione messa in campo dal Mister con sei difensori schierati.

Chi avrebbe scommesso che si sarebbe vinto la partita e con un punteggio così rotondo? Credo che un pazzo così non ci sia a giro e la preoccupazione aleggiava fra i tifosi (troppo facile fare gli splendidi adesso). Ma il calcio è bello proprio per questo, perché non conta quanti campioni hai in campo se poi non ci metti la voglia di giocare per il gruppo, se non ci metti l’impegno e il sacrificio per superare l’avversario e i nerazzurri hanno proprio dato l’impressione di traccheggiare, tanto possesso palla ma poche idee e quella dose di presunzione mostrata gli si è poi rigirata contro perché, dopo la prima parte di gara di studio fra le parti, nel secondo tempo sono stati colpiti e affondati da una Fiorentina con tanto spirito e cuore.

È chiaro che anche l’Inter ha giocato col solito gruppo di calciatori, senza i nuovi innesti, ma è lampante il divario tecnico delle due rose ma la loro si è sfiorita sotto l’onda d’urto dei nostri ragazzi che non hanno mollato mai. Parlare dei singoli dispiace quasi dopo un’impresa come quella di ieri al Franchi ma è indubbio che Kean sia un “mostro” che compensa tutti i patimenti che abbiamo subito in questi ultimi anni per l’assenza di un goleador degno di tale nome, un attaccante da doppia cifra che lo trovavamo solo se si sommavano anche i gol in allenamento.

Moise si è tolto il pensiero (ma anche la maglietta, dopo il primo gol, mostrandoci sì i suoi addominali scolpiti ma beccandosi un cartellino e, essendo lui l’unico centravanti, forse era meglio se ci pensava su prima di gnudarsi!) dell’Inter alla quale non aveva mai segnato e per festeggiare ha messo a segno una doppietta portandosi a 15 reti in campionato. Mi viene da piangere dalla gioia!

Aveva però aperto le danze capitan Ranieri con un gran gol, tornando poi a dirigere una difesa che non ha mai avuto problemi e il gol che aveva dato il vantaggio all’Inter era stato messo a segno in fuorigioco. Bene Parisi e Dodò in versione esterni alti e soprattutto il brasiliano ha avuto una bella palla per andare a segno sciupata malamente ma poi si è fatto perdonare con l’assist per il primo gol di Kean. Un’altra cosa che mi ha impressionato è stata la tenuta fisica perché fino a qualche settimana fa eravamo preoccupati dal rendimento della squadra che non era proprio al top e qualcosa sicuramente sta tornando a posto e ci sta facendo rivedere la Viola che ci faceva sognare non fosse altro che abbiamo riagguantato il quarto posto in classifica scavalcando la Juventus…che è sempre cosa buona e giusta!

Adesso ci possiamo concedere qualche ora di goduria, continuare a intonare “il pallone è quello giallo” canzone scritta ormai per i nerazzurri e cantata da tutto lo stadio, riguardare le azioni delle 3 reti per tutta la notte consapevoli però che lunedì sarà un’altra gara, ma consapevoli anche che il sonno lo perderanno Inzaghi e i suoi per lo spavento che i viola gli hanno fatto.

Dalla nostra ci porteremo la tranquillità delle nostre forze, i rinforzi arrivati e la bella immagine che abbiamo dato anche se contati, senza fare l’errore di sentirsi dei supereroi perché si rischia di fare la figura…dei nerazzurri.

La Signora in viola