One shot, one kill: De Gea ritrova l'Inter 14 anni (e una Supercoppa) dopo e cerca un'altra notte da eroe
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C’è un solo confronto, prima dei 17' dello scorso dicembre, che David De Gea può vantare al cospetto dell’Inter nel corso della sua lunga carriera, costellata di trionfi di squadra e premi individuali vinti, ed è quello (importantissimo) andato in scena precisamente 5.277 giorni fa. Nello specifico era il 27 agosto 2010, giorno della finale di Supercoppa europea presso lo stadio Luis II di Monaco tra i nerazzurri, reduci dal triplete di mourinhana memoria, e l’Atletico Madrid, dove un DDG nemmeno ventenne parò tutto il possibile (compreso un rigore di Diego Milito al 90’) e consegnò alla formazione di Quique Sánchez Flores - che si impose 2-0 - l’ambito trofeo, quello che per l’estremo difensore spagnolo sarebbe stato il secondo di una lunga serie dopo l’Europa League sollevata pochi mesi prima.
Un altro top-team
Da allora, da quella notte che confermò come a livello europeo ci fosse una nuova stella tra i pali tutta da ammirare, sono passati quattordici anni e cinque mesi poco più, ma questa sera, dopo i primi 17' giocati il 1° dicembre, le strade di De Gea e l’Inter finalmente si incroceranno di nuovo. Per il numero 43 della Fiorentina sarà l’ennesimo test (benché un campione del suo calibro non abbia certo bisogno di essere messo alla prova tutte le partite) al cospetto di un altro top-club della Serie A, dopo quelli vinti dai viola - sul piano o del gioco o del punteggio o di entrambi gli aspetti - con il Milan, la Roma e più di recente la Lazio. Con i rossoneri De Gea si era infatti reso protagonista di tre parate decisive (due su rigore, di Theo ed Abraham, e una su Chukwueze) mentre nel match coi giallorossi l’intervento più importante era stato quello sugli sviluppi di una punizione di Dybala. A Roma con la Lazio, memorabile era stata poi la parata su Marusic, che ha evitato il pari biancoceleste nel recupero.
Che numeri
Per la Fiorentina dunque, che per tanti motivi (tecnici e di "umani") parte sfavorita di fronte ai campioni d’Italia (basta osservare le cifre che riguardano le due rose per farsi un’idea: quella dell’Inter è stimata in 677 milioni di euro a dispetto dei 258 della Fiorentina, mentre il divario tra i due monte ingaggi è di 80 milioni lordi, 141 contro i 61 del club di Commisso), il contributo che ancora una volta dovrà arrivare dal suo top-player tra i pali sembra quanto mai necessario. Nella speranza che De Gea, quasi quindici anni dopo, possa vivere un’altra notte da eroe.
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