ECCO KEAN, IL NUOVO JOLLY OFFENSIVO VIOLA

29.06.2024 11:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: A cura di Jacopo Mannina
ECCO KEAN, IL NUOVO JOLLY OFFENSIVO VIOLA
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La stoffa da enfant prodige, salvo poi rallentare nei numeri a causa di infortuni e concorrenza nel reparto: questo è il profilo del nuovo acquisto della Fiorentina, Moise Kean. Il classe 2000, autore del primo gol in Serie A all’età di appena 17 anni, ha ora l’occasione di rilanciarsi in maglia viola dopo una stagione in cui non è entrato nei referti nemmeno una volta. La domanda che sorge spontanea, però, è una sola: numeri della stagione scorsa a parte, Moise Kean sarà la nuova punta centrale di Raffaele Palladino? O meglio, in quale posizione offensiva la nuova pedina del tecnico campano troverà posto nello scacchiere? La risposta se andiamo a studiare i dati della sua carriera è, anche se non appare del tutto esaustiva, "in tutte le posizioni".

Il jolly offensivo - Andando a ritroso nella sua carriera, l’attaccante nato a Vercelli ha fatto numerose esperienze che gli hanno permesso di maturare in schemi tattici completamente opposti. Ma cerchiamo di fare ordine e partiamo con la sua prima esperienza importante a livello di club in Serie A, quella con l’Hellas Verona (stagione 2017/18). In un contesto difficile, dove Kean è sceso in campo 19 volte, e più della metà di esse da subentrato, le cose migliori le ha fatte vedere da gennaio in poi, con tre gol realizzati tutti in un sistema di gioco che prevedeva le due punte. Schierato sette volte in questa posizione, con l’attaccante vicino - in quel caso Petkovic - segnò una doppietta proprio alla Fiorentina. Trovò invece più difficoltà senza una punta di peso accanto, ma che gli girasse attorno, come avvenne con Cerci a inizio stagione. Andando avanti veloce, Kean ritornerà alla Juventus, dove tornerà protagonista solo a marzo, quando Allegri aveva bisogno di lui in campionato nelle partite tra l’andata e il ritorno di Champions. Il risultato fu più che positivo, con i gol (6) che arrivarono da ogni posizione, anche se in maglia bianconera giocherà spesso in coppia (7 volte), come punto di riferimento per Dybala. Onorevole di menzione una sua presenza come ala sinistra condita con un gol che ispirerà il CT della nazionale Roberto Mancini a schierarlo proprio in una porzione di campo esterna, dove arriveranno due gol in due partite contro Liechtenstein e Finlandia.

Estero, gioie e dolori e una posizione che rimane un rebus - Tutti questi gol così ravvicinati per l’allora giovanissimo Kean, spinsero l’Everton a mettere mano al portafoglio. Così nella stagione 2019/20, l’attaccante italiano approda in Premier League. A prescindere dal contesto che lo penalizzerà, anche in questo caso, con un solo gol arrivato in sette presenze, ha giocato al centro del tridente, dove spesso è stato chiuso da Calvert-Lewin. Da gennaio trova più spazio proprio in coppia con l’attaccante inglese o con Richarlison, trovando un solo gol in cinque presenze con questo modulo. La svolta avviene però a Parigi: in prestito al PSG, Kean trova inaspettatamente molto spazio, togliendolo a Icardi. È vero che con compagni come Mbappé, Neymar e Di Maria è più facile ricevere assist, ma l’attaccante italiano si è sempre fatto trovare pronto, facendo della sua duttilità un punto di forza che l’argentino ex Inter non aveva. Pronti via e il nuovo acquisto dei parigini mette a referto una doppietta schierato al centro del tridente in campionato contro il Dijon e pochi giorni dopo in Champions League si fa trovare pronto, sempre con una doppietta, in coppia con Mbappé contro il Basaksehir. Quando ha giocato nei due davanti (9 volte) ha avuto dei numeri impressionanti (6 gol) facendo da punto di riferimento a una punta mobile, mentre con le ali affianco ha comunque mantenuto medie incredibili con 8 gol in 16 partite. Da gennaio in poi trova posto anche come ala e non fallisce, con 3 gol in sei apparizioni in questo ruolo tra campionato e Champions League.

Il ritorno in Italia e il ruolo che gli costruirà Palladino - Nel 2021, la Juventus, orfana di Ronaldo negli ultimi giorni di mercato, prova a rimpiazzare il portoghese con il ragazzo cresciuto nel proprio vivaio. In bianconero, Kean giocherà spesso nei due davanti, risentendo allo stesso tempo però di un lento declino della Vecchia Signora in termini di gioco espresso. Anche in questo caso, la sua adattabilità al contesto offensivo e la possibilità di svolgere sia il ruolo di prima che di seconda punta sono armi utili, ma non gli consentono di esprimersi come a Parigi, tanto da realizzare 0 gol nella stagione 2023/24. Adesso, una nuova sfida lo attende con Palladino, che lo stimava già a Monza. Kean è un giocatore che per ruolo e capacità di adattamento assomiglia a Kouamé, condividendo con l’ivoriano la possibilità di giocare in ogni posizione del tridente, ma anche appena dietro o proprio come punta di riferimento davanti. Palladino ha espresso nella sua prima conferenza stampa l’idea di giocare col 3-4-2-1, ma potrebbe anche alternare, come ha affermato, questo modulo con il più conosciuto 4-2-3-1 che utilizzava Vincenzo Italiano. Per questo motivo, la duttilità di Kean sarà un’arma in più a favore del classe 2000, in cerca di riscatto in maglia viola.