L'ORATORIO, IL RAP E TUTTE LE PRIME VOLTE DI MOISE KEAN

27.06.2024 10:00 di  Giacomo A. Galassi   vedi letture
L'ORATORIO, IL RAP E TUTTE LE PRIME VOLTE DI MOISE KEAN
FirenzeViola.it

Chi segue il calcio italiano ha sentito regolarmente parlare di Moise Kean. "È il più giovane a segnare in Serie A", "può essere la prossima stella", "al PSG ha giocato assieme a campioni assoluti", sono soltanto alcune delle frasi che ripetutamente sui media, o nei bar, si sono sentite a proposito dell'attaccante classe 2000 sempre più vicino a vestire la maglia della Fiorentina. Il problema è che nella biografia del giocatore ci sono anche i problemi vissuti dentro e fuori dal campo. Come quando il CT dell'Italia Under 21 Gigi Di Biagio decise di rispedirlo a casa assieme a Zaniolo per comportamenti non idonei, o anche solo due anni fa quando Allegri lo escluse dall'amichevole con l'Atletico Madrid per i continui ritardi. Chi lo conosce bene lo racconta cambiato dopo la nascita del primogenito Marley poco meno di un anno fa, mentre sulla professionalità negli allenamenti Moise ha sempre mostrato il suo impegno anche durante le vacanze, allenandosi duramente tutto l'anno.

I primi passi
Nato a Vercelli da genitori della Costa d'Avorio, Isabelle Dehe e Biourou Jean, Moise ha mosso i suoi primi passi nel calcio seguendo il fratello Giovanni all'oratorio Don Bosco di Asti, città nella quale è cresciuto. Viene visto e chiamato dal Torino prima di trasferirsi nell'altra squadra della città, quella Juventus che lo ha visto crescere dai 10 anni ad oggi. Nel 2016-17 l'esordio in prima squadra all'età di 16 anni e 9 mesi, entrando al posto di Mandzukic il 19 novembre 2016 contro il Pescara. Tre giorni dopo ancora meglio: fu lanciato in campo in Champions League contro il Siviglia, coronando così un sogno che Kean aveva fin da bambino e diventando il primo calciatore nato nel 2000 ad esordire sia in A che in Europa. Il primo gol a 17 anni, il 27 maggio 2017 contro il Bologna diventando anche il primo classe 2000 a segnare in uno dei maggiori campionati europei. A questo ci ha aggiunto anche, a 20 anni e 243 giorni, l'essere diventato il calciatore italiano più giovane a segnare un gol in Champions League alla sua prima presenza da titolare, superando il precedente record di Alessandro Del Piero.

Hellas, Juventus, Everton e PSG
Il vero salto però Kean lo fa all'Hellas Verona dove in una stagione mostra tutte le sue potenzialità tanto da attirare le attenzioni di mezza Europa che culminano, dopo una stagione alla Juventus, nel trasferimento prima all'Everton e poi al PSG. A partire dal 2021 torna alla Juventus che ne riscatta il cartellino e punta su di lui senza però mai trovare quella continuità sperata. La rottura col club bianconero lo scorso gennaio, quando dopo aver trovato poco spazio arriva l'ok al prestito all'Atletico Madrid con cui però le cose vanno male a causa di un problema fisico riscontrato dai colchoneros. Ora una nuova vita: che sia a Firenze, destinazione a cui il giocatore ha già detto sì, oppure altrove, il classe 2000 ha deciso che vuole lasciare Torino in estate.

Il rap, la famiglia e le amicizie
Dopo Gollini, la Fiorentina si prepara ad accogliere un altro calciatore che quando non si allena punta sulla musica. Il singolo Outfit rilasciato nel dicembre 2023 ha avuto un discreto successo e Kean si è prestato spesso ad interviste con esponenti della musica nazionale e internazionale, tendenzialmente della scena hip-hop e rap. In un'intervista che lanciava il singolo rilasciata qualche mese fa, Kean ha raccontato di aver scritto la canzone di ritorno da una trasferta con la Juventus, e fare musica lo calma. Nella stessa intervista ha spiegato il rapporto speciale con Nicolussi Caviglia e con Zaniolo, oltre ad aver raccontato le difficoltà vissute da piccolo, dovendo lasciare casa a 13 anni e vivendo in Convitto per seguire il suo sogno ed evitare la strada che tanti ragazzini che giocavano con lui all'oratorio hanno preso. Ora Kean vive anche la sua paternità dopo la nascita di Marley, tenuto in segreto anche ai compagni dello spogliatoio che hanno scoperto la nascita del figlio solo qualche settimana dopo. "Ora prima di agire ci pensi molte volte", ha raccontato. E chissà che proprio queste riflessioni gli abbiano fatto dire sì alla Fiorentina.