UNA LEZIONE NEGLI OCCHI
Nonostante il giorno designato sia il giovedì, gli ottavi di Conference League sono già iniziati e lasciano in eredità alla Fiorentina un messaggio da tenere bene a mente in vista dei primi 90 minuti contro il Sivasspor da giocare al Franchi. Ha inaugurato il turno la Lazio di Sarri, costretta dalle circostanze (anche la Roma deve giocare in casa l'andata del proprio match di Europa League) ad anticipare di due giorni il proprio impegno contro gli olandesi dell'AZ: seppure il pronostico fosse a favore dei biancocelesti, sono stati sorpresi in rimonta e battuti dai biancorossi di Alkmaar.
La squadra di Eredivisie, nelle cui fila peraltro gioca (e anche con discreto frutto) l'esterno svedese Karlsson che la Fiorentina ha seguito nello scorso mercato invernale prima di affondare poi il colpo su Brekalo, ha poco a che spartire col Sivasspor per qualità, livello e abitudine al palcoscenico europeo oltre che esistere una certa differenza di freschezza dei talenti a propria disposizione, ma la lezione che Italiano può trarre in vista di giovedì è che anche con le condizioni teoricamente favorevoli, nulla può essere dato per scontato in Europa e, pure con qualche cambio di uomini inevitabile per poter correre su ogni fronte, servirà la soglia dell'attenzione al massimo per evitare di incappare in serate storte (qualcuno starà pensando all'1-1 con l'RFS o al Basaksehir) che possano far correre il rischio di complicarsi il ritorno. Viste le distanze, agevolarselo è quasi un dovere. Negli occhi l'esempio in negativo, quanto fatto dalla Lazio nella serata dell'Olimpico, nel cuore la voglia di scrivere il nuovo primato di vittorie di fila in Europa (7).