ITALIANO: "GIOCA CHRISTENSEN. QUARTA E DUNCAN IN CRESCITA. STIMO MOLTO STANKOVIC"

04.10.2023 14:40 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: dal Viola Park - Alessandro Di Nardo
ITALIANO: "GIOCA CHRISTENSEN. QUARTA E DUNCAN IN CRESCITA. STIMO MOLTO STANKOVIC"

Mercoledì di vigilia in casa Fiorentina: a poco più di ventiquattro ore dall'impegno di Conference contro il Ferencvaros, dalla sala stampa del Viola Park ha preso la parola Vincenzo Italiano, che commenta così il momento dei viola e l'impegno di domani: "Quella di domani sarà una gara importante perché sarà la prima in casa del girone e dobbiamo ottenere il massimo cercando di riproporre le prestazioni recenti e magari di essere più continui all'interno della gara. Dobbiamo dare un'accelerata in classifica, sfruttando il fattore campo e l'entusiasmo che si è creato, rispettando comunque l'avversario ed un allenatore importante come Stankovic. Sono tre punti importanti e dobbiamo cercare di ottenerli".

Terracciano o Christensen? E come sta Biraghi?
"Continuiamo così. Domani giocherà Christensen che sta crescendo e si sta ambientando. Biraghi ha una caviglia malconcia, è molto migliorata. Oggi si è allenato in gruppo e vediamo come starà domani. Mi auguro che sia pronto per domani perché abbiamo bisogno di rifiatare".

Quanto può incidere il fatto che il Ferencvaros abbia avuto un giorno in più di riposo?
"Non credo possa incidere. Ormai chi è impegnato in queste competizioni penso riesca a trovare anche modo per cercare di mettere in campo i calciatori giusti. Non servono alibi o scuse, si può cercare di essere all'altezza anche con un giorno in meno di preparazione".

Che ricordi ha dei duelli con Dejan Stankovic?
"Siamo stati spesso avversari: è stato un piacere affrontarlo quando giocava con Lazio e Inter. Lo stimo tanto e sono contento di affrontarlo anche in panchina. Abbiamo amici in comune e so che è contento di quanto sta facendo. Domani lo saluterò molto volentieri".

Cosa ha detto ai suoi calciatori per prepararli alla gara di domani?
"Stamani, quando abbiamo parlato della gara di domani, ho chiesto ai ragazzi di approcciare con lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto nelle scorse gare. Dobbiamo continuare ad essere una Fiorentina che in questo momento sa quello che deve fare. La differenza la fa l'approccio alle gare. In Europa non ci sono squadre che escono dalla partita: hanno una mentalità forse diversa dalla nostra e dobbiamo stare pronti".

Come sta Gino Infantino?
"Sta crescendo, è all'interno di un percorso di adattamento; è giovane, molto interessante. Si è fatto male ed è stato fuori un po'. Poi è in una zona di campo in cui c'è competizione con Bonaventura e Barak ma lui può essere utilizzato in diverse zone del campo. Sono convinto abbia margini enormi di crescita".

Che idea si è fatto sulla Supercoppa Italiana? Ci state già pensando?
"Con tutti gli impegni che abbiamo iniziare a pensare a quelle date è prematuro. Andare a giocare all'estero queste competizioni è un'opportunità per mostrare il calcio italiano in giro per il mondo. Quest'anno è una formula diversa e andremo a battagliare, ma pensiamoci più avanti".

C'è qualche segreto dietro alle recenti prestazioni di Alfred Duncan?
"Bisognerebbe farla a lui questa domanda. Chissà dove è andato quest'estate e con chi (ndr: ride). Adesso è un calciatore diverso. Si cresce di allenamento in allenamento, figuriamoci di stagione in stagione. Complimenti a lui ma ha sempre avuto grande qualità col mancino e forza fisica. Penso che abbia fatto un salto di mentalità. Quest'anno sia Alfred che Quarta stanno dimostrando una grande crescita ed il merito va dato a loro: è così che si mette in difficoltà un allenatore e si guadagna la stima del gruppo. Tanti stanno migliorando. Abbiamo citato Nico, Bonaventura. Se vogliamo arrivare a questo livello dobbiamo tutti crescere".

Sul nuovo "ruolo" di Quarta. Quando nasce questa intuizione e può essere riproponibile in altri contesti tattici e con altri interpreti?
"Questa situazione qui nasce da questo anno, nel momento in cui abbiamo avuto difficoltà nella circolazione del pallone. I centrali hanno libertà di movimento soprattutto con alcuni avversari. Chino ha questa capacità di lettura ottima, ma tutti possono ricoprire quel ruolo. Poi sui gol che ha fatto sono qualità individuali, non vengono allineate".