SARRI: "IO A FIRENZE? VEDIAMO SE QUALCUNO MI APRE AL VIOLA PARK. ITALIANO PUÒ VINCERE AD ATENE"
Si è tenuta questa mattina, presso il cinema Astra di Firenze, la conferenza stampa di presentazione della XXII edizione del Memorial Niccolò Galli, in programma il 24, 25 e 26 maggio presso ai campi sportivi della Floria Gafir e dell’U.S. Affrico. Tra i volti noti presenti all'evento, era presente anche Maurizio Sarri, ex tecnico della Lazio. Ecco le sue parole: "Partecipo volentieri a questo evento per il rapporto che ho con Giovanni: abbiamo condiviso un'esperienza negativa a livello sportivo ma siamo rimasti grandi amici. Sono qui con piacere nel ricordo del figlio".
Sarri, cosa le riserverà il futuro?
"Dipende dalle opportunità che si verranno a creare: se verrà fuori qualcosa che mi "arrapa" e mi stuzzica e che è figlio di un programma di medio-lungo periodo forse tornerò ad allenare".
La Fiorentina l'ha mai cercata?
"Qualche anno fa sì, ma mai in queste ultime sessioni di mercato. L'unico modo per andare a lavorare a Firenze sarebbe quello di andare al Viola Park, suonare e vedere se qualcuno apre. Io sono disponibile a tutti i progetti che mi intrigano e non ho preclusione verso nessuno: non cerco la Champions o altro. A questo punto della mia carriera non mi interessano molti discorsi mediatici".
La Fiorentina può vincere la Conference?
"Penso di sì. L'importante è che i viola si rendano conto che affronteranno una squadra di buon livello, alla quale sono superiori ma non così superiori per fare una gara serena. Sarà una partita tosta, specie perché si gioca ad Atene, ma la Fiorentina ha ampie possibilità di venirne a capo".
Che idea si è fatto di Vincenzo Italiano?
"Penso sia un ottimo allenatore. E' giovane e ha ancora margini di miglioramento. Ha fatto un buon percorso a Firenze anche se credo che i viola potessero far qualcosa in più in campionato, per quanto a lungo andare le coppe qualcosa finiscono per toglierti".
Quanto la stuzzica il progetto del Bologna per il suo futuro?
"Sto leggendo solo sui giornali queste voci... non ho avuto alcun contatto col Bologna. Le uniche società che mi hanno cercato in questi mesi sono straniere, in particolare sono di Premier e della Liga".
Che opinione si è fatto di quello che è successo tra Allegri e la Juventus?
"Dall'esterno è dura poter commentare: se vivi dal di dentro certe situazioni, magari poi le reazioni possono essere anche le stesse".
Le dispiace vedere il Napoli così in basso?
"Sì molto. Le due squadre che ho nel cuore sono il Napoli e la Fiorentina. In azzurro ho vissuto tre anni incredibili... ero contento lo scorso anno per il Napoli ma ho provato un pizzico di "incazzatura" perché lo scudetto non è arrivato durante il mio ciclo. Da bambino, invece, avevo gli zii che mi portavano in Curva Fiesole".
La Coppa Italia salva la stagione della Juventus?
"Non penso basti per una società che ha come motto "l'unica cosa che conta è vincere"".