SPALLETTI, Mi aspetto molto dalla fisicità di Kean, Palladino...

02.09.2024 15:40 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: dall'inviata a Coverciano Luciana Magistrato
SPALLETTI, Mi aspetto molto dalla fisicità di Kean, Palladino...

Il ct azzurro Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa in occasione del primo ritiro a Coverciano dopo gli Europei, a partire dalle riflessioni di questi mesi: "Sono stati tanti, ho passato una bruttissima estate quando si parla di fallimento europeo bisogna riferirla a quella partita li. Con la Spagna siamo stati messi sotto ma visto il percorso dell'avversaria ridimensiona anche la nostra brutta partita per i meriti degli altri. Quella con la Svizzera è stata brutta per l'atteggiamento per il fatto di non aver onorato quella che è la nostra forza e storia e mi sento responsabile di questo. Credo che dipenda sempre da me, i giocatori sono sollevati dalle responsabilità. Oggi gli ho detto che ho messo loro troppa pressione e non gli ho dato modo di gustarsi la bellezza della maglia dell'Italia. Così ora devo essere attento e modificare delle cose, portare un messaggio differente e credere che abbiamo una forza differente a quella e dimostrare per primo che non ci si arrende alla prima difficoltà ed avere dell'autostima. Naturalmente non hanno colpe neanche i giocatori restati a casa ma ho fatto delle scelte e si guarda anche la carta d'identità. A dei giovani gliele devo far fare ora delle prove non durante le qualificazioni. Vado a tentare di creare una nuova squadra facendogli sentire meno pressioni".

Sulle scelte quali valutazioni ha fatto, su Chiesa in particolare e su Tonali? "Federico ci siamo sentiti ed abbiamo fatto una valutazione equilibrata, lo avrei portato senza fare però le due partite ma doveva fare una preparazione adeguata con la nuova società, per cui aveva bisogno di sviluppare allenamento duro e di forza. Perciò eravamo tutti convinti che lui facesse al meglio questo lavoro ma fa parte di questo gruppo. Tonali si è allenato bene con la squadra, ha fatto la preparazione ed ha giocato. Abbiamo fiducia in lui e viene dentro. Ho sentito molto in questo periodo e mi sembra abbia riflettuto molto su quanto accaduto".

Che Nazionale ha in mente? "Sulle richieste si imposta a 4 si difende a tre... si è creato un equivoco, gli ha creato difficoltà e non devo più rifarlo. Se fate il giochino dei doppi ruoli è facile vedere un 3-5-2 e schemi simili, dove si analizza e si varia solo il settore d'attacco dove sono un po' più liberi e non bisogna ingabbiare il talento dei giocatori. Cambiare da 4 a tre richiede forse più tempo. Questa è una riflessione che ho fatto".

La valutazione di Ricci? Ha fatto sempre il mediano ma sa fare tutte e due le cose. Ne ho convocati 23 precisi altrimenti non sono mai tranquilli di esprimersi perché hanno meno minuti e così si sentiranno dentro il progetto totalmente, almeno per queste due partite. Ma ci vuole duttilità perché puoi aver bisogno di diverse cose, stile Udogie. Davanti puoi essere nelle condizioni di aver cambiato uno in più ma poi ti mancava qualcosa in altri reparti. Queste sono le riflessioni fatte nelle scelte ecco".

Cosa le ha dato fastidio? "La prestazione che abbiamo fatto, il resto conta relativamente. A volte faccio quello arrabbiato e che morde ma è un modo di fare. Ma in tanti anni di carriera non ho ricordanza di una squadra che non abbia lottato come in quella partita. Agli italiani e a me. E spero che tanti calciatori la pensino come me. Ho passato l'estate a pensare alla Nazionale perché mi dava fastidio di aver fatto vivere la partita con la Svizzera ai tifosi".

Condizioni di bastoni? "L'ho chiamato dopo che si erano sentiti i dottori ma lui era positivo già dal giorno dopo l'infortunio. Qui ha continuato l'idea di poter rimettere a posto il problema e quindi si valuta giorno per giorno".

Che squadra ha ritrovato? "Oggi è un giorno bello per noi perché ci ritroviamo a far parte della Nazionale ed abbiamo tutte le caratteristiche per fare bene. Abbiamo poi chi può trasmettere le sensazioni vincenti. E' chiaro che la differenza la fa la condizione fisica e quello che è lo svolgimento della partita, come la sviluppi e quello che fai lì. Cercheremo di lasciarli più liberi di mettere in pratica le loro qualità".

Ha sentito sempre la fiducia della Federazione e le parole di Abodi? "La mia volontà di proseguire passa dall'aver capito che la partita con la Svizzera non cambiava niente nella considerazione della Federazione. Se avessero manifestato dei dubbi sarebbe stato facile parlare con persone che ringrazierò sempre. E questa fiducia mi ha permesso di andare subito a cercare le soluzioni. Ad uno della mia età non cambia molto, mi mette più in difficoltà che uno cerchi le scusanti e ti compatisca. Ed ovviamente fa piacere vedere che oggi mi abbiano riabbracciato con il sorriso sulle labbra. Con me Gravina si è presentato sempre per bene sincero e ci siamo sempre sentiti molto e mi fa andare avanti la fiducia che mi ha fatto sentire".

Come mai c'è stata arrendevolezza con la Svizzera? "Gli va tolta un po' di difficoltà di gestione delle emozioni, sono stati caricati troppo come responsabilità. Nell'analisi noi eravamo un po' sotto come intensità, facevamo meno metri nella velocità complessiva rispetto agli altri. E l'unico modo è tenere palla perché se la tengono gli altri viene messa in risalto la difficoltà fisica. Abbiamo parlato di regole e di comandare il gioco, di trequartisti...ma se non hai palla te è difficile. Ma complessivamente è la determinazione e la voglia che è risaltata agli occhi di tutti. Ed è questa partita che vogliamo andare a rimettere a posto".

Nel discorso alla squadra hai capito se i giocatori si sono resi conto? "Sia io che Buffon abbiamo parlato ai giocatori e per quei 10 minuti mi sono sembrati molto determinati. Con Gigi erano attentissimi, il resto si svilupperà durante gli allenamenti. Ma lo sguardo mi è sembrato corretto e adeguato alla circostanza e alla competizione che andiamo a fare. Sono partite di grandissimo livello che oltre a rappresentare una classifica a sé preludono alle qualificazioni mondiali".

Su alcune esclusioni, Locatelli? "Sta facendo bene ed è dentro il gruppo della Nazionale. Lui è codificabile quello che sa fare e l'apporto che può dare. Fagioli o Ricci hanno possibilità di un cambiamento totale perché stanno crescendo e devono fare vedere il livello che hanno. Come molti che sono rimasti a casa, molti sai già chi sono ma si tratta di andare a giocare una competizione tra due anni e quindi chi comincia ora può essere totalmente differente rispetto a chi ha una certa età ed esperienza".

E su Jorginho? "Ti dà qualità nella gestione della palla che attualmente è difficile ritrovare in altri giocatori ma penso che possa venire fuori qualcosa di nuovo anche meglio di quella qualità andando a cercare. Poi è il campo che darà ragione ad un modo di pensare o ad un altro. Ad esempio facendo giocare un Calafiori abbiamo trovato in campo in lui qualità altissime. Poi mi dispiace aver lasciato fuori Locatelli e Cristante ma sono scelte, ma chi viene deve sentirsi dentro il progetto".

Un reparto più preoccupante?  "No. Mi aspetto molto dalla fisicità di Kean e Reteguei, dalla corsa di Brescianini e Tonali, voglio vedere cose differenti in Fagioli, ma devo fargli sentire fiducia. Abbiamo una difesa forte come fisicità velocità ed impatto, poi bisogna farli funzionare".

La prospettiva? "È di far crescere i calciatori e creare un gruppo e dare la possibilità a calciatori che hanno qualità di farle vedere ed evidenziarle. Poi devi aiutare e fare quello in cui non arriva il compagno. Bisogna far fare loro esperienze di questo livello".

Nuovi e porte chiuse? "Le porte non sono chiuse per nessuno ma ai nuovi va data ogni possibilità. Per Okoli e Brescianini è il campo. Okoli ha fatto vedere di avere forza fisica stazza e velocità negli spazi aperti poi deve migliorare altre cose ma nel calcio di ora devi aver".

Mercato  aperto durante il campionato? "E' una roba incredibile, giocare mentre si è in trattativa con un'altra è come fare l'amore con una donna e pensare all'altra".

Cosa pensa di Kean? "Gioca con continuità ed ho parlato con Palladino che è entusiasta delle sue qualità in cui noi già nutrivamo fiducia avendogli fatto giocare spezzoni di partite importantissime".