COL 10 SULLE SPALLE ORA NICO SI ISPIRI A MUTU. LA ROSA ATTUALE È ANCORA DA 8° POSTO, MA CON DUE COLPI (PIÙ UNA CILIEGINA) SI PUÒ RINCORRERE L'EUROPA CHE CONTA. L'ALTRO MERCATO PASSA DALLE CESSIONI, E NON È BANALE

18.08.2023 12:03 di  Pietro Lazzerini  Twitter:    vedi letture
COL 10 SULLE SPALLE ORA NICO SI ISPIRI A MUTU. LA ROSA ATTUALE È ANCORA DA 8° POSTO, MA CON DUE COLPI (PIÙ UNA CILIEGINA) SI PUÒ RINCORRERE L'EUROPA CHE CONTA. L'ALTRO MERCATO PASSA DALLE CESSIONI, E NON È BANALE
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Ieri è stato il giorno in cui sono stati svelati i numeri di maglia della Fiorentina per la prossima stagione. Un appuntamento che in molti attendono anche perché ha il sapore della ripresa delle ostilità, dell'inizio ufficiale della stagione. Castrovilli, come da attese, ha salutato la maglia numero 10 scegliendo la 17 per esorcizzare la sfortuna che lo ha colpito in questi ultimi mesi. La sorpresa è arrivata dall'assegnazione della stessa a Nico Gonzalez. Un argentino, dopo più di 60 anni, torna a vestire la maglia viola che viene considerata da tutti tra le più nobili. 

Una scelta inattesa, non tanto perché Nico non si meriti questa assegnazione, quanto perché la sensazione di molti era che in caso di offerta top anche lui avrebbe potuto salutare Firenze entro la fine del mercato. Questa scelta invece, ha il sapore della blindatura. Nico Gonzalez sarà la guida tecnica dell'attacco di Italiano. Il giocatore su cui puntare per scardinare le difese arroccate davanti al super possesso viola. La speranza è che possa, con le dovute proporzioni sulla qualità del giocatore, seguire le orme di Mutu. Alla Fiorentina serve un trascinatore, uno che come il rumeno risolveva le partite tirando fuori il coniglio dal cilindro. Nico ha queste qualità nelle sue corde, ora deve solo dimostrarle. L'ambientamento è finito da un pezzo e questa stagione non ha le difficoltà che l'anno scorso lo hanno visto disputare diversi mesi col freno a mano tirato. È l'anno del dentro o fuori e per la Fiorentina è troppo importante che Nico torni a gridare al mondo: "Ci sono anche io!". 

Altra bella storia da leggere tra le righe delle scelte sui numeri di maglia è quella legata a Lucas Beltran. Il numero 9 sulle spalle di un argentino. Una sorta di consuetudine per la Fiorentina visto che sarà l'ottavo ad indossarla. Ma il fatto che sia una punta poco più che ventenne, in arrivo direttamente dal River Plate, ci riporta alla mente i fasti dell'acquisto di un certo Gabriel Omar Batistuta. Se Beltran riuscisse a fare solo la metà di quanto fatto da Batigol in precedenza, sarebbe tutto oro colato. 

Arriviamo al mercato. Martinez Quarta ha ricevuto una chiamata da parte del Real Betis. Nessuna offerta ufficiale, che però tendenzialmente dovrebbe arrivare nelle prossime ore, magari nei prossimi giorni. Il giocatore è pronto a partire e a dire sì agli spagnoli, la Fiorentina vuole almeno 15 milioni. Andare a dama non sarà semplice, ma i dirigenti viola ci hanno abituato ormai a grandissime operazioni in uscita. Lecito attendersene una simile anche per quanto riguarda il Chino. In caso di addio, la Fiorentina proverà a chiudere per il difensore mancino, veloce e bravo a far ripartire l'azione dal basso come richiesto da Italiano. La sensazione è che il nome che viene cercato da Pradè, Barone e Burdisso sia ancora tenuto chiuso nel cassetto. Lavorano a fari spenti, molto più di quanto non stiano facendo per il centrocampista. 

L'altro grande capitolo del mercato della Fiorentina riguarda infatti Amrabat. Anche se il Liverpool ha fatto alcuni sondaggi nelle ultime ore, resta il Manchester United la squadra più accreditata per il suo acquisto. Senza dimenticarsi della potenziale chiamata  in arrivo dall'Arabia Saudita. Tendenzialmente comunque sono in pochi a credere nella sua permanenza dopo la fine del mercato, per questo nel frattempo la Fiorentina si è mossa concretamente per Nico Dominguez. L'argentino del Bologna però sarà disposto ad aspettare ancora qualche altro giorno? Lo scopriremo solo vivendo. Sicuramente, l'avvicendamento sarebbe una grande operazione di mercato anche perché il costo di Dominguez sarebbe ben più basso rispetto a quanto la Fiorentina attende di percepire dal marocchino. E come tipo di giocatore probabilmente sarebbe molto più funzionale dello stesso Amrabat. I tempi sono stretti, ma lo spazio per effettuare questa operazione è ancora ampio. 

Un'altra cosa certa è che il mercato della Fiorentina resta in evoluzione. Quelle citate poco fa sono le operazioni che tutti si aspettano, quelle che permetterebbero di completare il quadro con le uscite, per così dire, attese. Però c'è tutto un altro mercato che la Fiorentina sta portando avanti. Quello delle cessioni di Jovic e di Kokorin per esempio. Ma anche quelle legate a dei potenziali addii dell'ultimo minuto. Uno tra Ikoné e Kouame, per esempio. Oppure Duncan. Senza dimenticarsi del lungo degente Barak. Tutti nomi che, in caso di partenza, porterebbero milioni e spazio nelle liste per un eventuale colpo finale. 

Con Commisso in arrivo questa ipotesi non è da scartare. E se Berardi ormai sembra indirizzato verso la Juventus, c'è sempre Baldanzi in cima ai pensieri dei dirigenti viola. Forse Italiano vorrebbe un attaccante più maturo e che possa portare subito gol e assist. Ma certo non prenderebbe male l'eventuale investimento su uno come Baldanzi. In ogni caso tutto dipenderà dalle uscite, anche perché dalle liste non si scappa e prima della conclusione del mercato ci sarà bisogno anche di fare un po' di pulizia oltre a completare la rosa con gli ultimi tasselli necessari. Attualmente la rosa, pur migliorata, soprattutto in attacco, non ha compiuto l'ultimo passo per entrare tra le sette sorelle. Ma due colpi nei ruoli giusti e l'eventuale ciliegina, permetterebbero ai viola, in un anno strano visto il mercato delle squadre di vertice, di provare a colmare il gap per la corsa all'Europa League. Serve un altro po' di coraggio e Commisso e la Fiorentina possono dimostrare di averlo in queste ultime due settimane di trattative.