BOVE, Un problema se non vincevamo. Mente liberata

22.09.2024 15:35 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: dalla sala stampa dell'Artemio Franchi - Andrea Giannattasio
BOVE, Un problema se non vincevamo. Mente liberata
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Presente in sala stampa dopo Palladino per commentare la vittoria sulla Lazio, il centrocampista della Fiorentina Edoardo Bove ha parlato così del successo odierno: “Ringrazio il mister per le parole. Per me è una responsabilità positiva, averne per un giocatore è la cosa più importante. La pressione ci darà grande spinta per fare il massimo come oggi, non abbiamo mollato di un centimetro e alla fine gli episodi ci hanno premiato. Nel primo tempo siamo stati un po' troppo lenti con la palla, nel secondo invece siamo entrati subito in ritmo e abbiamo portato a casa una partita che ci darà la spinta per un percorso migliore”

Ha visto nella squadra un po’ di paura nel primo tempo?
“Dobbiamo liberare la mente, siamo tanti ragazzi in squadra e alcuni che si conoscono da poche settimane. Alcuni meccanismi vanno imparati a memoria. A volte ci vuole più coraggio e spensieratezza. Ma quando sei sotto nel risultato non è assolutamente facile ribaltarla, soprattutto in Serie A".

Dove le piace giocare maggiormente?
“A me piace fare la mezzala in un centrocampo a tre e in un centrocampo a due, perché mi sento dentro il gioco, ma anche il ruolo che mi ha ritagliato il mister mi piace… ovvero quello più vicino alla porta. Io mi metto a disposizione dell’allenatore: siamo tanti giocatori nuovi con caratteristiche diverse, dove la duttilità è interessante”.

E’ stata una partita particolare per Cataldi? E perché lei non è riuscito a riuscito a imporsi alla Roma come il suo compagno in biancoceleste?
“I tifosi della Lazio hanno accolto molto bene Danilo e questo è importante: vuol dire che ha lasciato un bel ricordo. Sono stato tanto tempo con lui in questo periodo, stiamo cercando casa e siamo in hotel insieme. Sappiamo cosa si prova a staccarci dalla nostra gioventù. Nel calcio di oggi non ci sono più bandiere ma alla fine non sempre è colpa dei giocatori… forse io e Danilo non eravamo più al centro del progetto ma siamo finiti un posto dove ci siamo sentiti subito a casa”.

Secondo lei può essere la partita della svolta?
“Ci vado cauto con queste espressioni… sicuramente sarebbe stato un problema non vincere oggi. La cosa più importante è che non dobbiamo mai disunirci e oggi lo abbiamo dimostrato: se ognuno di noi ha questo spirito diventa tutto più semplice”.