REP.FI., Bilancio di questa prima fase di Conference
L’edizione fiorentina de La Repubblica tira un po’ le somme di questa prima fase di Conference League a girone unico, conclusa dai viola in terza posizione. Il lascito più grande, scrive il quotidiano, è l’aver dato maggior minutaggio a coloro che in campionato hanno giocato di meno. Le prime gare, con alcune reti subite di troppo, sono state influenzate da un equilibrio che ancora i viola non avevano ritrovato neanche in campionato. Poi le rotazioni, a volte un po’ troppo profonde così come a Nicosia. Col senno di poi, è stata proprio la sconfitta rimediata a Cipro che non ha permesso ai viola di classificarsi al secondo posto e, dunque, di avere la spada di Damocle Chelsea sulla testa, almeno fino al sorteggio dei tabelloni di fine febbraio.
Parlando di coloro che hanno sfruttato le opportunità concessagli dal mister, il quotidiano cita Parisi, Richardson, Ikoné (capocannoniere viola della competizione con 4 gol) e Sottil, il quale proprio in Conference si è ritagliato uno spazio determinante per le scelte del tecnico anche in campionato. La competizione è servita anche per far muovere i primi passi tra i grandi a qualche ragazzo, con Martinelli, Rubino e Harder che hanno tutti debuttato nel corso delle gare del girone. Terracciano invece non è stato proprio impeccabile, anche se quelli più in ombra sono parsi Quarta e Kouame. Capitolo a parte per l’ormai ex capitano Biraghi. La Conference doveva essere l’opportunità per provare a riprendersi il posto da titolare, ma invece è proprio durante la competizione che si è consumato lo strappo definitivo.