GOSSIP, Cavalieri e calchi, la dura vita del calciatore
Calciatore e gentiluomo. Il brasiliano più criticato degli ultimi tempi sfodera una cavalleria da far rabbrividire il sinistro che lo ha reso così famoso: in un' ordinaria domenica sera all' Hollywood di Milano Adriano si batte come un leone per prendere le difese della pupa Nora. L' ex miss Calendario nel mondo urta insieme ad una sua amica il cestista di Varese Howell, e l' armadio fatto giocatore di basket invece di prenderla con filosofia decide di insultare pesantemente le due ragazze; ecco allora che entra in scena il brasiliano deciso a fare giustizia per il gentil sesso, che affronta a muso duro il gigante della squadra varesina. Uno scontro faccia a faccia, poi i due vengono allontanati dai rispettivi amici. Nora ringrazia e dice: “E' stato l' unico a venirci in soccorso, anche Ronaldo ha fatto finta di nulla”. Stavolta a segnare nel derby per il cuore di Nora è stato Adriano.
Ma l' ex giocatore delle merengues in fatto di donne sembra avere già individuato la sua nuova preda; è la velina bionda Thais, tornata di nuovo libera sul mercato e pronta a seguire le orme della collega Melissa in fatto di accasarsi con un calciatore. La concorrenza per Ronnie è però più che mai agguerrita, con il compagno di squadra Ambrosini che non demorde e lo sciupafemmine Galante pronto alla finestra.
E nella finestra sul gossip del mondo dorato del pallone non poteva certamente mancare David l' esteta Beckham, pronto a lasciare Madrid per il nuovo mondo, ma ancora seguito dai giornali scandalistici britannici; sembra infatti che i coniugi Beckhs abbiano chiesto al loro amico di famiglia Tom Cruise di poter calcare le proprie mani sulla celeberrima Hollywood Walk of Fame. Ma la commissione Hollywood Actors' Guild, che decide chi possa e chi no lasciare le proprie impronte sulla via più famosa d' America, sembra abbia risposto picche, in quanto sportivi e pop star non sono certamente attori. Ma pensando che ci sono le impronte anche del cane Lassie, Victoria non finirà certamente qua la sua battaglia per rimanere nella memoria visiva degli Stati Uniti.