Al Franchi arriva l'Empoli che non vince da 18 gare. Si difende col gioco, ma con la Fiorentina sarà durissima

Prima ha sorpreso, poi si è fermato e ora ha paura. L’Empoli non vince da diciotto partite, l’ultima volta a Verona, 4-1, l’8 dicembre dell’anno scorso, 15a giornata, sono passati 129 giorni. Era decimo con tre punti più della Roma, ora è diciannovesimo e le speranze di salvarsi non sono molte. Più che una flessione si è trattato di un crollo coinciso (non è un alibi ma una parte di spiegazione) con una impressionante serie di infortuni. Per dare un’idea, proprio a Verona si è fatto male Pellegri (rottura del crociato, stagione finita), che aveva ritrovato la via del gol, ne aveva segnati già tre.
A D’Aversa sono mancati per settimane e alcuni per mesi e altri ancora per tutta la seconda parte della stagione, i giocatori migliori. Si è infortunato Ismajli, uno dei più affidabili difensori centrali della Serie A, e poi Fazzini, Haas, Solbakken, Zurkowski (quasi mai impiegato), Maleh, Anjorin ed Ebuhei (gli ultimi due rientrati da poco). D’Aversa non è stato fortunato nemmeno con i portieri. A Venezia, partita dominata dall’Empoli, rinvio di Vasquez sulla schiena sui Pohjanpalo e gol; a Marassi contro il Genoa, 1-0 per gli azzurri fino all’80’, Silvestri ha trasformato un cross innocuo in un autogol incredibile buttando la palla in rete; a Empoli, sull’1-0 nello scontro diretto col Venezia, uscita a vuoto di Vasquez e pareggio dei veneti.
Quanto agli attaccanti: a gennaio era arrivato Kouame dalla Fiorentina, prima di farsi male (campionato finito, tanto per cambiare) aveva segnato
un gol a Como sbagliandone tre, uno davvero pazzesco. L’Empoli si è difeso come ha potuto, col gioco. In questa lunga serie senza vittorie ha sbagliato in modo netto solo due partite, con l’Atalanta (0-5) e con la Roma (0-1, ma poteva finire con un’altra disfatta) sempre al Castellani. A Firenze arriva dopo il ritorno della semifinale di Coppa Italia a Bologna, prima volta nella sua storia che raggiunge quel traguardo. Contro la Fiorentina può affidarsi ai precedenti, in un derby assai particolare ha spesso ottenuto dei buoni risultati. In questa stagione, dopo lo 0-0 al Castellani, ha eliminato i viola dalla Coppa Italia ai calci di rigore. Ma domenica, per l’Empoli sarà durissima. Una mano potrebbe dargliela Anjorin, rientrato nell’ultima gara contro il Venezia segnando il gol del 2-2 e anche Fazzini, nella stessa partita, ha firmato una rete molto bella. Su questa coppia D’Aversa può puntare le speranze di salvezza.
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