Palladino si è già meritato la conferma. Kean ha capito una volta di più quanto sia amato e rispettato dal mondo Fiorentina. Su questo gruppo Commisso può costruire un progetto da Champions. Bidon un nome da seguire

Palladino si è già meritato la conferma. Kean ha capito una volta di più quanto sia amato e rispettato dal mondo Fiorentina. Su questo gruppo Commisso può costruire un progetto da Champions. Bidon un nome da seguireFirenzeViola.it
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Luca Calamai

La vittoria di Cagliari ha una faccia in copertina: Raffaele Palladino. Non mi sorprende che il tecnico abbia più volte dichiarato che i mesi passati sulla panchina viola sono stati un esame continuo. Era facile lavorare nella serena Monza con Galliani alle spalle. La Fiorentina ad agosto era più grande di lui. Ha dovuto imparare in fretta. Ha dovuto sbagliare e rimediare ai suoi errori. Poteva affondare, invece, sta crescendo. E questo è un segnale importante. Vuol dire che le basi ci sono. E il talento pure. Palladino merita già oggi la conferma. Anche se questa stagione dovesse finire nel peggiore dei modi. Perché come dimostra la sfida di Cagliari, ha costruito un gruppo fantastico. Che va oltre i gol di Kean e le parate di De Gea. O l'esperienza di Gosens e le volate di Dodò. E il merito è del tecnico. Che ha saputo essere credibile dentro il gruppo. Sbaglierà ancora Palladino. È inevitabile. Ma può diventare un grande allenatore. E devo dire che il Presidente Commisso è stato un buon proprietario nel capirlo prima di altri e nel difenderlo a spada tratta. 

Kean valuti quanto è amato e rispettato
Si è parlato molto di quello che può mettere sul piatto Commisso per convincere la sua stella a restare almeno un altro anno a Firenze. Credo che Moise al di là dei soldi in più che ha il diritto di guadagnare debba tenere conto di come sia amato e rispettato dal mondo Fiorentina. Come ha avuto un problema personale è stato lasciato subito libero di andare a Parigi. Questa è una testimonianza di quali siano i valori che Commisso ha costruito a Firenze. Non so se troverà tutto questo in altri mondi dove vincere non è un obiettivo ma una dogma. Che viene prima di tutto e tutti. Per tenere Kean a Firenze non bastano i sentimenti. Ma sono comunque un qualcosa che peserà agli occhi di questo fenomeno e di chi lo rappresenta.



Un gruppo che può sognare
Kean o non Kean la Fiorentina ora ha un gruppo sul quale lavorare. Con 52 milioni (la clausola di Moise) si può trovare nel mondo un altro grande bomber. Ma intanto c'è una base di livello che come dimostra anche in questa stagione può cominciare a corteggiare la zona Champions. Finalmente il primo salto di qualità stato fatto. Vorrei ricordare che in inverno la Fiorentina ha detto no a 30 milioni per Comuzzo. Insomma, ci sono le condizioni per andare oltre la Conference. Che pure vogliamo provare a vincere.

Bidon un obiettivo
In questi giorni sono spuntati primi nomi di mercato. Non mi accende l'idea Muller. Trovo invece interessante l'ipotesi di un assalto viola al talento brasiliano Bidon, centrocampista del 2005 del Corinthians. Finalmente il lavoro di ricerca sviluppato da Goretti sta portando dei nomi buoni. Che sia Bidon o un altro poco importa. Pradè è geniale nel trovare i campioni da rilanciare (De Gea, Gosens…) ora il suo staff deve suggerirgli le stelle del futuro. È questa la ricetta per costruire una Fiorentina veramente, ambiziosa.