Pasqua di lavoro per i viola, Cagliari tappa fondamentale. Primi approcci di mercato, la discriminante è il traguardo finale ma intanto i viola sondano Muller e un giovane talento spagnolo

Pasqua anomala in casa viola, tutt’altro che di festa vista la vigilia di un impegno fondamentale. La trasferta di Cagliari si carica d’importanza per via della presenza del presidente Commisso e di un colloquio con Kean che rappresenta il primo di una lunga serie di passi che determineranno il futuro dell’attaccante, ma prima ancora del mercato è la classifica e il campionato a chiamare i viola a fare meglio degli ultimi 270 minuti.
Dopo San Siro passi indietro
Perché anche se di fatto la squadra è imbattuta con due vittorie (con il Celje) e un pareggio (col Parma) sul piano del gioco le ultime tre sfide hanno raccontato una Fiorentina di nuovo in affanno. Soprattutto lo 0-0 di domenica scorsa al Franchi ha riproposto l’annosa questione di una manovra troppo prevedibile al cospetto di squadre chiuse, scenario che potrebbe ripetersi anche domani in Sardegna. Nel rush finale del campionato, nel quale non sono ammessi passi falsi, i viola sono costretti a cercare di recuperare terreno dopo un turno sfavorevole, senza far troppi calcoli sulle altre o su una Conference League dove prima ancora di pensare alla finale di Breslavia servirà superare il Betis Siviglia.
Il rientro (fondamentale) degli esterni e la risposta di Gudmundsson
Ritrovare Dodò e presumibilmente pure Gosens è perciò la miglior notizia possibile per Palladino, fosse solo per il valore che i due esterni ricoprono nel modulo tarato sul 3-5-2. L’assenza del tedesco, in particolare, si è fatta sentire forse anche in termini di leadership durante le fasi della partita, di certo è lecito attendersi qualcosa di più da parte di Gudmundsson, parso in eccessiva difficoltà giovedì sera. L’annata dell’islandese somiglia a quella della Fiorentina, spesso trascorsa sulle montagne russe tra alti e bassi, ma ora che ogni partita diventa decisiva è anche dalla sua qualità, oltre dai gol che Kean continua a segnare con straordinaria costanza, che passano le fortune viola.
Mercato e primi approcci
Di certo, sotto traccia, cominciano anche i primi movimenti di mercato. Mentre su Kean i dialoghi sono appena all’inizio, e spetterà a Commisso muovere le prime pedine, su Dodò persiste l’ottimismo (dettato da altri 2 anni di contratto) seppure il Barcellona sembri voler fare sul serio, quanto a De Gea (come per tanti altri) molto dipenderà dal piazzamento finale della squadra, Conference inclusa. E’ questa la reale discriminante che tiene molti giudizi sospesi, pure quelli sull’allenatore, e non potrebbe essere altrimenti. Niente che impedisca di farsi un’idea su varie piste, come quella relativa a Muller in scadenza con il Bayern o quella legata al giovane talento del Celta Vigo Fer Lopez (che però piace a molte big europee), ma pur sempre un ostacolo non indifferente a qualsiasi forma di programmazione.
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