"Vola solo chi osa farlo". La Fiorentina è al bivio stagionale: il ritorno nell'Europa che conta o l'anonimato più totale. Serve coraggio, servono idee e accontentarsi non è un'opzione

"Vola solo chi osa farlo". La Fiorentina è al bivio stagionale: il ritorno nell'Europa che conta o l'anonimato più totale. Serve coraggio, servono idee e accontentarsi non è un'opzioneFirenzeViola.it
Oggi alle 08:55L'editoriale
di Lorenzo Di Benedetto

Il pareggio contro il Parma ha riportato tutti con i piedi per terra. Inutile nascondersi. Quella di domenica scorsa era una partita-esame, per capire se la Fiorentina aveva cambiato il suo modo di approcciare e gestire le partite contro le piccole, ma il risultato non è stato quello che tutti noi ci auguravamo. Non tanto per lo 0-0 finale, quando per come è arrivato. Una prestazione deludente, l'ennesima contro squadre della seconda metà della classifica e i dubbi, guardando il calendario sono tanti. Nelle ultime sei giornate Palladino dovrà affrontare Roma e Bologna, che al momento sono davanti, ma anche Cagliari, Empoli, Venezia e Udinese, tra lotta salvezza, le prime tre, e campionato senza reali obiettivi, i friulani.

La paura di fallire non sia un ostacolo.
E allora ecco che ci torna in mente un messaggio tanto semplice quanto limpido che, almeno personalmente, ci riporta indietro con il tempo, fino a quando invece che pensare al lavoro e al giornalismo, mi aggiravo sui banchi di scuola alle elementari. Un messaggio di Luis Sepulveda, nel libro "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare", che può riassumere quello che ci auguriamo possa essere il pensiero nella testa di Palladino e il suo staff per questo finale di stagione. "Vola solo chi osa farlo". Un messaggio di incoraggiamento a non avere paura, a credere nelle proprie capacità, e di stimolo a guardare sempre più in alto. Sia chiaro, stiamo parlando di calcio e basta, mentre la massima può e deve essere utilizzata anche nella vita, ma riassume alla perfezione il sentimento che abbiamo provato sia guardando gli ultimi minuti di Fiorentina-Parma che ascoltando le parole nel post gara da parte del vice di Raffaele Palladino, Stefano Citterio.

Il bivio tra gloria e anonimato.
Sei partite di campionato, più la Conference League, che ci diranno se la Fiorentina è cresciuta davvero, che ci diranno anche se nella prossima stagione lo spartito sarà diverso. Da una parte la possibilità di tornare nell'Europa che conta, che sia Champions League o ex Coppa UEFA, dall'altra la possibilità di giocare per la quarta volta consecutiva la terza competizione, per importanza, europea. Fino all'anonimato totale, visto che, anche se non ci vogliamo pensare, la possibilità di arrivare dall'ottavo posto in giù è reale.

Vietato accontentarsi.
L'augurio è che la Fiorentina non si accontenti, che trovi il coraggio di rischiare quando necessario e che abbia idee nuove da parte dell'allenatore che ha fatto sognare Firenze nelle grandi gare, salvo poi far rivedere i pensieri nelle partite contro le piccole. Non sarà facile questo finale di stagione, inutile girarsi intorno, ma il "vola solo chi osa farlo" sia il messaggio da scrivere all'interno del Viola Park. Perché non provarci adesso sarebbe un delitto.