Viola, prova di maturità, vince in Slovenia facendo riposare le stelle. Ranieri capitano coraggioso, De Gea un gigante. Zaniolo non è da riscattare. In campionato caccia alle romane

Una prova di maturità. Che fa ben sperare per un finale di stagione che vede la Fiorentina viaggiare su un doppio binario: da una parte c’è la voglia di vincere la Conference e dall’altra quella di conquistare attraverso il campionato almeno un posto nella prossima Europa League. La squadra di Palladino vince in Slovenia e, soprattutto, fa tirare il fiato ad alcune delle sue stelle. A cominciare da Kean e Gudmundson. Non si poteva chiedere di più. Nella gara di ritorno ci sarà da gestire la situazione. In attesa di una semifinale contro il Betis (che ha vinto contro una buona squadra polacca) che promette fuoco e fiamme. Un passo alla volta. Contro il modesto Celje i viola hanno fatto la partita giusta con qualche brivido nel finale. Speravamo in un successo più rotondo ma va bene anche così.
Ranieri cuore di capitano, De Gea un muro
Il gol che ha indirizzato la sfida porta la firma di Ranieri. Un difensore che a volte sa vestirsi da centravanti. Fatico ancora ad inquadrare il capitano viola. A volte lo trovo troppo impetuoso. Ma non c’è dubbio che sia uno che ci mette cuore e grinta. Un combattente senza paura. Continuo a preferire altre figure per il ruolo di capitano, penso a Gosens e a Cataldi. Ma Ranieri è uno di Firenze. Va accettato con i suoi pregi e i suoli difetti. Nel finale di gara abbiamo ammirato ancora una volta la classe cristallina di De Gea. Un muro, un fenomeno. Non ce ne voglia Terracciano ma lo spagnolo è di un altro pianeta.
Zaniolo non convince
Mister Palladino ha sempre una carezza pronta per l’ex Atalanta. Ma anche stavolta Zaniolo non ha saputo sfruttare al meglio tanti minuti da titolare. L’impegno c’é. Ma del vero Zaniolo non ci sono tracce. Ero e resto convinto che non sia un giocatore da riscattare in estate. Costa troppo e per il momento convince poco.
Nuovo contratto per Mandragora
Chi merita invece di restare anche in futuro in maglia viola. Parlo di Mandragora, bravo a conquistare e a trasformare il calcio di rigore. Questo centrocampista è ormai una certezza. Sta crescendo di partita in partita in presenza e personalità: e segna gol importanti. Cosa che non guasta Stavolta Mandragora mi è piaciuto più di Fagioli, entrato in corso d’opera.
E ora il Parma
Dopo aver acquisito un prezioso vantaggio nella gara di andata di Conference ora la Fiorentina torna a pensare al campionato. La sfida contro un Parma in salute è un passaggio chiave di questo finale di stagione. Conquistare tre punti vorrebbe dire agganciare uno entrambe le romane visto che in calendario c’è il derby della Capitale. Una grande opportunità che non va sprecata.
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