Il grande rischio di far troppo bene

Il grande rischio di far troppo beneFirenzeViola.it
giovedì 10 aprile 2025, 11:00L'editoriale
di Stefano Prizio

C'è sempre un'altra faccia della medaglia, una piccola insidia nascosta nei bei momenti. Ecco, il pericolo che si cela nella soddisfazione di veder far così bene la Fiorentina è che come lo gustano i cuori viola per la loro soddisfazione, lo vedono anche gli altri e così quei giocatori che i tifosi gigliati si coccolano con gli occhi  ed osannano ad ogni occasione, diventano fin troppo ambiti dalle altre squadre, più forti, più ricche, più ambiziose e più disposte a spendere.

Se il club viola non muta atteggiamento dandosi da fare per chiudere alla possibilità che quei gioielli  se ne vadano, in estate il giochino potrebbe finire per essere smontato. Anche perchè ogni gara che passa il  rischio aumenta, non a caso Dodo è accostato al Barcellona e adesso si comincia a sussurrare che De Gea non sarebbe  certo di rimanere. Su Kean non indugiamo per carità di patria, ma finchè sfodera prestazioni da giocatore da grandissima squadra e finché permane la sciagurata clausola da 52 milioni di euro, accompagnata da uno stipendio da giocatore medio di una squadra media (2,2 milioni di euro l'anno), il rischio è ai limiti della certezza, senza contare che le ultime dichiarazioni del presidente su Kean a Sky possono aver rassicurato solo gli ultras del presidente stesso sulla sicura permanenza del bomber, ma non gli altri lettori senzienti.

Commisso, nella sua recente esternazione si è lamentato di udire questi discorsi sulla clausola di Kean che a suo dire ' lo ammorberebbero', ma cosa dovremmo fare di grazia stare zitti? Ignorare la realtà per non disturbare il manovratore? Un giorno probabilmente non lontano (e davvero non solo nel calcio) vista la piega generale e soprattutto l'accondiscendenza del pubblico che predilige i giornalisti servi ai fieri rompiscatole. Quel giorno, una volta silenziati del tutto noi, toccherà a voi altri, compresi coloro che leggono infastiditi queste righe, quel giorno amici, saremo tutti insieme proni ai desiderata del padrone di turno o comunque del più forte e può anche darsi che saremo più contenti, senz'altro saremo più tranquilli. Un uomo è libero quando viuole esserlo, disse il grande filosofo illuminista francese Voltaire.

Tornando ai gioielli di casa viola, ci sono quelli che amano distinguere e si divertono col giochino onanista del 'è più importante tenere questo o quello' che pare un po' come quel tale maldestro che chiede al povero bimbo se vuol bene più al babbo o alla mamma. La Fiorentina oggi ha una spina dorsale di qualità e rendimento che la fa essere un'ottima squadra non di meno sempre posizionata ad una mediocre ottava posizione in classifica: la base della schiena è De Gea, Fagioli ne è il centro nevralgico deputato a pensare e dare il via all'azione offensiva con le sue raffinate verticalizzazioni che già gli valgono paragoni fin troppo pesanti, Kean è il finalizzatore, trovato all'ennesimo tentativo dopo alcune soluzioni fallimentari. Allargando il disegno Dodò e Gosens stanno ai lati, sponde fondamentali della manovra, Gud è l' ausilio prezioso del finalizzatore, questi sono gli elementi imprescindibili al grande piano viola, se si ha la volontà di migliorarlo ancora.

A patto naturalmente di non voler fare come i gamberi e tornare indietro per ricominciare ancora una volta tutto da capo, come dopo il triennio di Italiano. 

Quelli appena illustrati sono gli elementi essenziali da confermare assolutamente, il resto è sacrificabile, compreso, sia detto con dispiacere, il giovane Comuzzo, ma è comprensibile come Commisso per operare nuovi investimenti abbia necessità di recuperare fondi, del resto da quando è venuta meno la possibilità di realizzare il punto numero uno del suo programma immobiliare fiorentino, il nuovo stadio, egli ha abbandonato quei discorsi in salsa trionfalistica nei quali si auto dipingeva come possessore di mezzi infiniti, un po' come la celebre battuta del  marchese Del Grillo: mi dispiace ma io so' io e voi.....

Ma a proposito di rischi stasera la Fiorentina è di scena in Conference contro gli sloveni del Celje, si è detto nei giorni scorsi che Palladino contro i poco quotati locali, che tuttavia giocano in casa e in campionato vengono da due pareggi e una vittoria nelle ultime tre e sono quarti in classifica, opterà per un turn over massiccio specie davanti dove sono in dubbio sia Kean che il suo compagno di reparto Gudmundsson, se le indiscrezioni fossero confermate, una scelta che a taluni potrà sembrare un azzardo. intendiamoci, la squadra, intesa anche come rosa, è in forma perciò qualche cambio si può anche fare. Ma qualche cambio, non vuol dire turnazione massiccia e radicale. A pensarla così sembra sia anche Palladino che alla vigilia ha detto che intanto in porta ci sarà De Gea, per Terracciano ci sarà posto semmai in una delle prossime uscite. Per il resto si vedrà che tipo di alternanza finirà per esserci, anche perchè l'allenatore viola ha detto che a certi giocatori la Fiorentina fa fatica a rinunciare.

Il resto è ormai solo l'attesa del fischio d'inizio nella verde Slovenia dove i viola si giocheranno i primi 90 dei 180 minuti del confronto col Celje.