Paolo Jarre terapeuta Fagioli: "Tempo, soldi e noia. Sono questi i fattori che spingono al gioco"

Paolo Jarre terapeuta Fagioli: "Tempo, soldi e noia. Sono questi i fattori che spingono al gioco"FirenzeViola.it
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di Redazione FV

Paolo Jarre, uno dei massimi esperti sulle tematiche legate al gioco d'azzardo e terapeuta di Nicolò Fagioli, ha rilasciato un'intervista al quotidiano La Nazione dopo l'emersione ieri di un nuovo capitolo sullo scandalo del calcio scommesse che aveva già colpito il centrocampista gigliato: "Essere un calciatore ed avere tanti soldi non è un fattore di protezione, ma di rischio. I 12 calciatori emersi sono solo la punta dell'iceberg. I maschi tra i 18 e i 25 anni sono i soggetti maggiormente a rischio per il gioco d'azzardo tramite scommesse sportive. Altri fattori di rischio sono il tanto tempo libero, i tanti soldi e la mancanza di ulteriori interessi diversi dal calcio. Con gli smartphone poi l'azzardo è in tasca 24 ore su 24".

È una risposta alla noia?
"La noia è un fattore molto importante soprattutto per ragazzi che non hanno sperimentato la piacevolezza dell'attesa perché tutti i loro bisogni sono stati soddisfatti prima ancora che diventassero desideri".

Gli sportivi possono essere più predisposti?
"Sì. soprattutto se di successo. Come spiegava Fagioli durante i suoi incontri: ' sicuramente non c'è nessuna scommessa che valga un gol in Serie A '. Però il gol dura poco, se ne fai tanti ne fai 20 in un'annata. Il gioco d'azzardo è 24 ore su 24. Per i calciatori poi è più difficile chiedere aiuto, si sentono maggiormente sottoposti ad un pregiudizio morale. Spesso quando arrivano a chiedere aiuto ormai hanno alle spalle grossi guai dal punto di vista economico ma anche relazionale".