Nel giorno del tormento i leader danno forfait. Se la cavano i riservisti

Nel giorno del tormento i leader danno forfait. Se la cavano i riservistiFirenzeViola.it
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Stefano Prizio

Si era capito presto che la gara sull'isola col Cagliari sarebbe stata tormentata. Prima la morte improvvisa del santo padre nel lunedì di pasquetta, poi il rinvio al mercoledì  senza tenere in gran conto le esigenze logistiche dei tifosi giunti in Sardegna e della stessa Fiorentina. Su tutto aleggiava la voce dell'incontro tra Kean e Commisso sul quale molto si è scritto e detto, ma senza alcuna certezza, specialmente sui numeri concreti di una eventuale proposta di adeguamento del contratto del bomber o sulla ormai famigerata spada di damocle costituita dalla clausola da 52 milioni (rimuoverla?aumentarla?), sull'incontro al vertice trapelano solo voci vaghe e confusamente ottimistiche.

E ancora, come non fosse bastato tutto ciò, il giorno della gara la ferale notizia del forfait di Kean per l'improvvisa partenza verso Parigi, Palladino insomma deve arrangiarsi con chi ha, intanto non si capiscono i motivi dell'improvvisa partenza, il club tace per diverse ore, poi chiarisce spiegando che il giocatore ha dovuto lasciare Cagliari per 'motivi familiari' e che farà ritorno a Firenze 'tra alcuni giorni'. Arriva il fischio iniziale e si intuisce subito che la mancanza del leader Kean in avanti costa ai viola, la Fiorentina infatti soffre dinanzi all'aggressività dei sardi, ma le sorprese non sono finite e infatti già al 7' arriva il mezzo forfait di un altro grande leader viola, stavolta si tratta di De Gea che non fa il solito De Gea e al 7' smanaccia male un pallone in area regalando a Piccoli il gol del vantaggio. La squadra di Palladino sembra interdetta.

Ma se i grandi generali titolari mancano, in un gruppo sano come la Fiorentina sono i riservisti, gli affidabili ufficiali della riserva delle milizie a rispondere presente, la sveglia la suona Mandragora cogliendo un legno su punizione dal limite, ma sarà l'ottimo Robin Gosens alla mezzora a firmare il pareggio su assist dello stesso Mandragora, il vantaggio invece lo realizza il vikingo Beltran (oggi ispirato nelle movenze da centravanti), in apertura di ripresa infilando di testa un bel cross di Dodo, vantaggio che la Fiorentina restando unita e compatta si tiene stretto fino alla fine regalando punti preziosi alla sua classifica che la vede adesso ad una sola lunghezza dalla Roma. 

Insomma, manca Kean, De Gea incappa in un piccolo sinistro che non muta la sua classe assoluta che si vedrà infatti nel tenere botta nel finale disperatamente pericoloso del Cagliari, ebbene nella Fiorentina di Palladino rispondono gli altri, abbiamo nominato Mandragora, Gosens, Beltran e Dodo, li abbiamo chiamati ufficiali riservisti, leader della riserva, ma oggi con questa importante vittoria colta in mezzo a tante difficoltà, è giusto definirli leader a tutti gli effetti, spiace solo non poter nominare in questo novero sia Gudmundsson che Fagioli che piacerebbe vedere più protagonisti specie in certi frangenti complicati.