ADESSO O MAI PIÙ, SCATTA L'ORA DI JOVIC
Una notte europea: forse è quello che serve a Luka Jovic per tornare a far parte attivamente del gruppo squadra. Col risultato più o meno in cassaforte, per Vincenzo Italiano la gara di ritorno contro il Lech Poznan può diventare l’occasione giusta per far riposare i giocatori col chilometraggio più alto. Uno di questi è senza dubbio Arhtur Cabral, sempre titolare nelle ultime cinque uscite della Fiorentina.
Dopo il 4-1 in terra polacca, il quarto di ritorno in programma al Franchi sembra il momento ideale per far tirare il freno ad un attaccante che, con 10 gol da febbraio ad oggi, è diventato imprescindibile per i viola, tanto da polverizzare la precedente rivalità con Jovic. Adesso che anche il serbo è tornato in un buono stato di forma, Italiano sembra pronto a lanciarlo da titolare per la prima volta dopo più di un mese (era il 9 marzo 2023, ottavi di andata col Sivasspor).
Il momento pare quello giusto ed anche il palcoscenico è l’ideale per far riprendere fiducia al numero sette: nonostante il periodo no vissuto da inizio marzo ad ora (solo 35 minuti giocati nelle ultime 7 partite) Jovic rimane ancora il capocannoniere di questa Conference League, 6 reti, a pari merito proprio con il compagno Cabral. In generale, in carriera il talento di Loznica ha dimostrato di avere un feeling speciale con le coppe europee, in cui ha segnato 16 volte in 37 apparizioni; una media migliore rispetto a quella fatta registrare nei campionati nazionali (52 gol in 195 partite). La musica della Conference League potrebbe rivitalizzare un calciatore che finora a Firenze ha fatto vedere più ombre che luci: Jovic non segna dal 4 marzo (rete del 2-0 contro il Milan) e, nonostante la complessità di un contratto che dà al giocatore il coltello dalla parte del manico, nel prossimo mese e mezzo la società valuterà se voler puntare ancora su un attaccante di indubbio talento ma ancora lontano dall’essere amalgamato nel gruppo viola.
La versione migliore della Fiorentina può prescindere dal suo numero sette, che domani dovrebbe avere l’ultima occasione per dimostrare di essere utile in questo rovente finale di stagione: entrare nell'efficiente macchina costruita da Italiano negli ultimi mesi equivale a salire su un treno in corsa ma non ci sono più stazioni adesso per Luka Jovic, che per saltar su dovrà iniziare a correre.