Errori arbitrali e di Palladino, poco coraggio e cambi tardivi

Errori arbitrali e di Palladino, poco coraggio e cambi tardivi
Oggi alle 00:00Notizie di FV
di Sonia Anichini

Quanto doveva avere ancora sullo stomaco i tre gol di giovedì Mister Inzaghi visto come esultava a fine gara, nemmeno avesse vinto lo scudetto. Antipatico lui e tutti gli interisti perché se gli viene cantato “come la Juve, voi siete come la Juve” qualcosa vorrà dire ed infatti c’è molto da dire soprattutto sul primo gol che ha dato il vantaggio ai nerazzurri perché la palla che ha generato il calcio d’angolo vincente era uscita dal campo almeno di qualche metro. Il Var non si può utilizzare in questi casi, pare, e la cosa non mi pare logica visto che dovrebbe essere il mezzo per evitare gli errori e le sviste arbitrali ma si dicono sempre le stesse cose e penso che a parti invertite questo svarione non ci sarebbe stato.

Comunque, nonostante la rabbia per questa situazione ridicola che si è creata e per il gol che ha poi generato, resta il rammarico di avere giocato la partita di San Siro con lo stesso schema della partita di Firenze con la differenza che ieri non è andata bene, che alcuni calciatori non hanno reso e che l’avversario era certo più motivato di quanto non lo sia stato giorni fa. Ora capisco riproporre lo schieramento vincente (senza Comuzzo) ma non era il caso di inserire i nuovi calciatori arrivati dal mercato e dei quali siamo tutti entusiasti? Palladino parla di meritocrazia ed è convinto delle scelte fatte, ovvio che non può dire diversamente, ma i commenti che vengono fatti a questa partita vanno tutti a toccare proprio la formazione da lui schierata.

Va bene difendersi, va bene giocare con attenzione, va bene non strafare ma decidere di non giocare, di non provare a giocarsela coi migliori in rosa mi pare un po’ masochistico. Niente di catastrofico, nelle due gare contro l’Inter temevo di portare a casa poco o nulla, ma dopo la soddisfazione di giovedì, ieri è calato un leggero magone sia per l’arbitraggio (lì forse ben più del magone) sia per l’arrendevolezza viola.

In panchina c’erano fior fiori di giocatori che il Mister ha ritenuto opportuno fare entrare in campo solo dopo oltre un’ora di gioco e sinceramente non ho capito perché non ha trovato il coraggio di partire almeno con alcuni di loro dal primo minuto. Folorunsho, Zaniolo, Fagioli e Gudmundsson hanno potuto determinare il giusto anche se qualche segnale c’è stato e dispiace non aver potuto forzare la mano almeno all’inizio del secondo tempo per dare una svolta alla serata.

Diversi calciatori ieri sera non si sono confermati ai livelli della partita vinta per 3-0 a cominciare dalla difesa, qualche appunto (leggero leggero, non ti offendere) anche per De Gea soprattutto sul gol di Arnautovic perché non esce sull’attaccante austriaco, Pongracic devia la palla del vantaggio interista e Ranieri non è impeccabile sul raddoppio. Dodò e Parisi non hanno dato la spinta della scorsa settimana, così come il centrocampo e l’unica nota di merito è il gol di Mandragora su rigore che ha pareggiato momentaneamente le sorti della gara. Il poco gioco sviluppato ha fatto sì che Kean non avesse palle buone ed inoltre si è beccato un giallo che lo vedrà saltare il prossimo incontro col Como. Sono curiosa di vedere chi giocherà in attacco al suo posto.

Quello che comunque il match ci ha fatto vedere è che il mercato di gennaio ha dato buoni frutti e che d’ora in avanti sulla panchina siederanno calciatori più validi di quelli che l’hanno scaldata fino a qualche giorno fa.

La Signora in viola