FEMMINILE: MERCATO VIOLA CHIUSO. CASO SAMPDORIA, SIAMO ALL’EPILOGO. LO SCANDALO RUBIALES DIVENTA PLANETARIO

La rubrica del martedì sul calcio femminile, a cura di Firenzeviola.it
29.08.2023 00:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: A cura di Stefano Berardo
FEMMINILE: MERCATO VIOLA CHIUSO. CASO SAMPDORIA, SIAMO ALL’EPILOGO. LO SCANDALO RUBIALES DIVENTA PLANETARIO

Ci si aspettava che la Fiorentina provasse a chiudere uno o altri due colpi in entrata per alzare il livello della squadra. A quanto pare non sarà così. Per la società gigliata sembra che, per quanto concerne il femminile, le cose vadano bene come stanno. Eventuali nuovi innesti saranno valutati da qui in poi per il mercato del prossimo gennaio. Si può dire quindi che la Fiorentina Femminile 2023/2024 manterrà la gran parte della rosa dello scorso anno con in aggiunta alcuni innesti nei ruoli chiave. Alcune di queste nuove arrivate non sono esattamente giocatrici con cui tentare l’assalto alle prime posizioni, altre invece sono da valutare, soprattutto il difensore austriaco Marina Georgieva – arrivata dal Paris Saint Germain – e il terzino norvegese Emma Skou Faerge. A conti fatti, il mercato della Fiorentina è stato comunque sufficiente. Riconfermare la gran parte della rosa che lo scorso anno ha raggiunto la quarta piazza in classifica è sicuramente un sintomo del non voler stravolgere l’attuale gruppo. Fondamentali sono stati i rinnovi di pezzi pregiati come Vero Boquete e Laura Agard e i riscatti di Emma Severini e Miriam Longo. La squadra viola guarda sicuramente al futuro con occhio attento, ma c’è un presente da vivere ora e la rosa attuale della Fiorentina Femminile dovrà faticare pesantemente per provare a raggiungere il terzo posto che, da quest’anno, significherebbe qualificazione alla Uefa Women’s Champions League. Se dobbiamo dare un voto a questa sessione estiva di calciomercato femminile, per la Fiorentina non possiamo andare oltre il 6,5. E mezzo voto include i due innesti stranieri di cui vi abbiamo parlato poc’anzi. Altrimenti sarebbe stata una striminzita sufficienza.

Si intravede la luce in fondo al tunnel per quanto riguarda il caso della Sampdoria Women. Secondo le ultime novità sulla questione, la squadra femminile si è ritrovata ieri a Bogliasco dove ha iniziato la preparazione estiva. Ovviamente i ranghi sono ancora piuttosto ridotti ma il DS doriano Palmieri è già al lavoro per chiudere un giro di acquisti (la maggior parte in prestito) entro il breve periodo. Certo il ritardo accumulato si farà sentire per la prima parte di stagione, ma almeno la vicenda dovrebbe chiudersi qui e possiamo dire abbastanza certamente che la Sampdoria Women disputerà la stagione calcistica 2023/2024. Certo i meriti non vanno né alla FIGC Femminile né tantomeno all’AIC, all’AIAC o a tutti gli organi e le personalità che si sono espresse in merito alla questione. La telenovela riguardante la società blucerchiata purtroppo ha aperto gli occhi ad appassionati e opinionisti del calcio femminile ed ha insegnato che, nel nostro Paese, ci vorranno ancora molti decenni prima che questo ramo dello sport sia guardato con un po’ più di normalità. Sia chiaro, le malelingue ci saranno sempre, i pregiudizi nei confronti delle calciatrici non mancheranno ma forse sperare in un futuro migliore per il calcio femminile italiano è un modo per evitare di ricordare come il sistema sia ancora pieno di fallacie e, molto probabilmente, ormai irrecuperabile. Nel corso di quest’estate il Presidente Federale Gabriele Gravina (ma aggiungiamo anche la numero uno del settore femminile Federica Cappelletti che è rimasta in silenzio e inerte di fronte a quanto accadeva in queste settimane) hanno di nuovo macchiato l’immagine del nostro calcio. Ma chi ci garantisce che chi verrà al loro posto nei prossimi anni farà meglio? Nessuno. Possiamo solo sperare.

Fortunatamente però, non siamo gli unici ad avere dei seri problemi all’interno del comparto federale calcistico. È il caso della Spagna che, a poco più di una settimana dalla straordinaria vittoria nel Mondiale d’Australia e Nuova Zelanda, non accenna a far placare le polemiche che circondano il loro sistema calcio. Nel corso degli ultimi giorni, il numero uno della federcalcio iberica Luis Rubiales sembrava prossimo a fare un passo indietro, poi ha clamorosamente ribaltato le sue posizioni asserendo di essere vittima di una caccia all’uomo da parte del femminismo estremo. Sarebbe così se non fosse che la calciatrice Jenny Hermoso ha ammesso pubblicamente di non aver dato il consenso affinché Rubiales la baciasse e di non avere rapporti né amorosi né amichevoli con il patron del calcio spagnolo. Il risultato? Lo scandalo si è allargato a livello planetario. Giocatrici di tutto il mondo e Federazioni calcistiche di ogni angolo del pianeta (inclusa la nostra) si sono schierate al fianco dell’attaccante delle Furie Rosse. Il governo spagnolo presieduto dal premier Pedro Sanchez continua a pressare Rubiales affinché si dimetta dai suoi incarichi. Mentre persino il numero uno della FIFA Gianni Infantino ha imposto che il dirigente lasci il suo posto. Difatti, l’organo del calcio mondiale ha sospeso il presidente federale spagnolo per novanta giorni e si aspetta che entro quella data Rubiales dia le dimissioni. A fianco dell’uomo tuttavia è scesa in campo la madre che con un’azione sconsiderata si è rinchiusa in un monastero dove ha indetto uno sciopero della fame finché il figlio non sarà lasciato in pace. Come detto poc’anzi però, la faccenda ha assunto un livello globale e se Rubiales vuole spegnere le voci che ormai lo attanagliano, l’unica soluzione che ha a disposizione è farsi da parte. E pensare che se non avesse avuto quella “brillante” idea di baciare Jenny Hermoso, ora Luis Rubiales potrebbe gongolare nel suo ufficio con la prima storica Coppa del mondo di calcio femminile nella bacheca della sua Federcalcio.