IL BORSINO DEGLI ALLENATORI

27.04.2021 20:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
IL BORSINO DEGLI ALLENATORI
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La salvezza prima di tutto, poi il futuro. Rocco Commisso lo ha detto più volte e sui programmi futuri almeno dal club non filtra scaramanticamente nulla, un po' per rispetto, un po' per non distrarre la squadra dall'obiettivo. Ma la società si sta muovendo e tutto è pronto, dal rinnovo di Pradè, alla scelta di un ds da affiancargli a quella, importante, dell'allenatore, con una specie di effetto domino quando la A resterà una certezza. Riguardo all'allenatore il nome che fino a poco tempo fa sembrava sicuro era ed è ancora in pole quello di Rino Gattuso, con un'offerta biennale legata però anche ad una rivisitazione della rosa, certamente da ringiovanire e rivedere in base alle sue idee. E gli obiettivi ancora da raggiungere da parte delle due società ha portato ad uno stand-by sempre pericoloso che, ben inteso, non vuol dire che l'operazione non si farà ma che tutto può accadere nel frattempo, compreso un ritorno di fiamma tra lui e il Napoli stesso come timidamente oggi hanno scritto i quotidiani parlando di "apertura".

Sullo sfondo resta anche l'opzione Roberto De Zerbi che però ha una trattativa ben avviata con lo Shakhatar Donetsk con il quale deve solo limare qualcosa. La prossima settimana (a metà circa) il tecnico si vedrà con la dirigenza neroverde, che proverà comunque a trattenerlo, per chiarire il suo futuro. Alla Fiorentina e soprattutto a Commisso De Zerbi piace e i rapporti con l'entourage sono facilitati dal fatto di essere lo stesso di Iachini e Aquilani. Di sicuro l'allenatore del Sassuolo passa per un tecnico moderno ed emergente (addirittura era stato definito il nuovo Guardiola) che in Emilia ha fatto bene, che ora ambisce a giocare in Europa e lo sfogo contro il Milan e la Superlega fa anche capire che caratterino abbia. Alle spalle inoltre il tecnico si aspetta di avere una società solida, pronta ad ascoltare le sue richieste tecniche, di giocatori che siano adatti al suo gioco, ma anche a difenderlo se i risultati della nuova avventura tardassero ad arrivare e nei momenti di difficoltà in generale.

La Fiorentina purtroppo in questi due anni qualche errore in tal senso l'ha fatto (basti pensare ai tre cambi di allenatore e alle voci di altri tecnici come DDR mentre c'era ancora Iachini) e gli allenatori valutano anche questo in una piazza calda ed esigente come Firenze, soprattutto se a livello dirigenziale tutto resterà com'è. De Zerbi insomma si è preso un po' di giorni per pensarci e in un ipotetico borsino lo Shaktar è al 60-70 per cento, il resto se lo dividono alla pari Fiorentina e Sassuolo. In corsa anche se più defilato resta Ivan Juric che vuole una svolta e nuove ambizioni, con il Verona o altrove, rimasto già scottato l'estate scorsa dalla corte della Fiorentina. Dalla sua il croato ha la capacità di fare le frittate con le uova che ha, per dirla con Paulo Sousa, visto che dall'Hellas senza nomi di spicco è riuscito a tirare fuori il meglio, pur quando gli hanno ceduto i giocatori migliori, e poco conta che ora la squadra accusi un calo di motivazioni che si ripercuote sui risultati.