GUDMUNDSSON, Lo specialista a RFV: "Vi spiego cosa conta per il recupero"
Stefano Dipré, specialista in riabilitazione sportiva, è intervenuto oggi a Radio Firenzeviola durante "C'è Polemica" per fare un punto sulle condizioni e sul recupero di Albert Gudmundsson: "Facciamo una piccola premessa. Considerate che ogni lesione è diversa dall'altra e quindi ogni giocatore va valutato in base alla sua risonanza magnetica. Da lì si capiscono i tempi di recupero e le fasi di riabilitazioni. La giunzione mio-tendinea è un punto molto particolare perché è un punto con molta pressione, e questa complessità la rende molto vulnerabile soprattutto per i calciatori che fanno un tipo di attività fisica particolare. Considerate che Gudmundsson ha avuto questa lesione di primo/secondo grado, quindi non si tratta di una condizione severa ma va valutata. Di solito si parla di un recupero tra le quattro e le sei settimane. Ma se abbiamo una lesione esterna, allora il giocatore può rientrare in campo prima con un lavoro fatto ad hoc, se invece la lesione è intra-tendinea allora i tempi si allungano ulteriormente. Nelle prime 24 ore e 7 giorni il giocatore avrà una fase di infiammazione e andrà gestita, perché ha dolore. Poi inizierà la riabilitazione vera e propria".
Si rischiano ricadute?
"Si spera di no ma la cosa importante è la prevenzione. Una fase di preparazione può aiutare a prevenire un infortunio anche se non può escludere del tutto questo rischio. Si possono prevenire i fattori di rischio, perché a volte ci sono fattori contestuali che influenzano quello che potrebbe essere un infortunio secondario. In palestra si lavora per evitare questi rischi".
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