JURIC, Turnover? Non ho deciso. Febbre per Mancini

23.10.2024 22:40 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
JURIC, Turnover? Non ho deciso. Febbre per Mancini
FirenzeViola.it
© foto di Matteo Gribaudi

Prossimo avversario in campionato della Fiorentina, il tecnico della Roma Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di Europa League contro la Dinamo Kiev, iniziando dal possibile turnover: “Non ho deciso ancora. Mancini non ha finito l’allenamento per uno stato febbrile, vedrò quella situazione là. Un po’ di cambi sicuramente li farò, però penso che sia giusto inserire più gente e dare più possibilità in campionato per fare le scelte. Non massiccio, però un po’ sì”.

Le sembra una Roma cattiva come vorrebbe?
"A metà. Penso che l'ultima partita ho visto una Roma che gioca bene ma adesso non abbiamo mentalità vincente. La mentalità non è da Roma. Stringi stringi ma alla fine penso che noi abbiamo tutto per lavorare bene. C'è il modo per lavorare bene, ma la mentalità non è vincente, Bisogna cambiare registro. Bisogna fare dei cambi. Già da domani mi aspetto una volontà ancora superiore per migliorare ancora di più la situazione. Serve un carattere più forte. Mi aspetto molto di più. Non sono accettabili partite con errori come a Monza".

Questa squadra non sta dimostrando di avere gli anticorpi giusti?
"Penso che la squadra l'altro giorno ha fatto tante cose giuste. Anche contro l'Elfsborg, anche a Bilbao. Ma in questo momento io sono contento a metà. Vedo gente che ha migliorato tantissimo ma non siamo quello che deve essere Roma in questo momento. Ossia una squadra che deve vincere. Non vedo scuse e non le do. C'è da reagire con carattere. E' questo il momento per spingere. La mia squadra deve dimostrare di che pasta è fatta".

Angelino come braccetto di sinistra è una scelta 'obbligata' perché gli altri non sono in forma?
"Hermoso sta in buonissima condizioni. Mi piace molto in quel ruolo. Faccio scelte diverse per Angelino e lui. Io preferisco uno che dribbla. Angelino fa ottimi cross e in fase difensiva è molto bravo. Lui gioca bene come quinto ma non solo. E' una scelta tecnica quella di utilizzarlo come braccetto di sinistra".

Hummel e Le Fee titolari?
"Ci sto pensando e ancora devo decidere. Non ti posso dire ora, perché non lo so. Dobbiamo decidere quando è il momento giusto. Ci sto pensando seriamente".

Manca qualcosa a livello societario? Le manca una figura dirigenziale?
"A me non manca niente. Ho un direttore che sento spesso e ci confrontiamo. Viene a vedere gli allenamenti e parliamo molto. Posso attaccarmi alle scuse. Ma è da deboli. Noi dobbiamo arrivare alla partita e mangiarli. Non dobbiamo darci delle scuse. Centro sportivo top. Dirigenza top. Qui si ci sono solo dei problemi di mentalità. Non siamo al livello dell'Inter ma ci siamo. Già da domani voglio vedere certe cose, non a livello di impegno ma di risultati. Non mi va bene questo andazzo. Si parla degli altri? No basta. Dobbiamo mettere delle cose per cambiare mentalità in questo momento".

Cosa manca a questa squadra?
“Io penso che quando gioco a Monza, devo vincere. Quando vedo la partita con l’Inter, devo pareggiare. Quando vedo quella con l’Elfsborg devo vincere o pareggiare. Con il Bilbao devo vincere. Significa che quando fai le partite di un certo tipo con sacrificio e voglia, tu devi ottenere.
Poi ci saranno giornate che andranno male, che giochi male e che perdi. In questo momento siamo in debito, le prestazioni sono superiori ai risultati, però non è una scusa, vuol dire che mentalmente non siamo pronti. Mettiamo i gol con Monza e Bilbao, non devono succedere. Marcare dentro l’area di rigore, lo tengo o non lo tengo là. Questa squadra, per me, crescerà, ma ha una grandissima occasione, questi ragazzi hanno un’occasione unica nella loro vita. In una situazione di totale merda, di totale disastro intorno a loro, possono risalire, ma dentro di loro devono avere una cattiveria diversa, una fame allucinante per ribaltare e ripresentarsi. Ti capita poche volte nella vita, di essere in situazione come queste, contestati e fischiati, per varie ragioni. Il tifoso ha sempre ragione, ma possono ribaltare la situazione, la devono prendere così, un’occasione della vita più bella che c’è. In un posto così magnifico, con lo stadio sempre pieno e un appoggio allucinante, devono ribaltare la situazione. Per ribaltare devono diventare bestie. Bene il gioco, bene la corsa, bene le accelerazioni, ma devono avere un’altra mentalità. Mi aspetto da domani un’altra roba”.