DINI A RFV, Uefa? Ormai poco credibile. La sentenza...
L'avvocato e agente di calciatori Giulio Dini è intervenuto a Radio Firenzeviola, durante "Firenze in Campo". Queste le sue parole: "Non abbiamo a che fare con Giudici dello Stato, ma con un organismo internazionale sportivo che non ha tra i suoi obiettivi primari garantire tempi giusti sulle sentenze. Dobbiamo dare un valore relativo all’organizzazione europea, e questa vicenda lo conferma. La decisione della Uefa ha più del politico che del tecnico".
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“Ribadisco per l’ennesima volta che la Juventus ha raggiunto un accordo con la Uefa per ciò che aveva commesso. La Uefa, di conseguenza, accorda alla Juventus un enorme sconto sulla sanzione economica che avrebbe dovuto pagare. Questo accordo si fondava sui bilanci che la stessa Juventus, in sede di procedimento in Italia, ha riconosciuto falsi. La sanzione, francamente, è veramente poca roba”.
C’è la salvaguardia per la partecipazione alla prossima UCL per la Juve?
“Fossi stato nel collegio difensivo della Juventus avrei operato in questo senso: riconoscersi colpevoli per ridurre la condanna. Salvaguardare la prossima, possibile, qualificazione in Champions League è stata la scelta giusta per la Juventus. È la Uefa che non mi sembra essere particolarmente credibile. Sono tanti gli episodi in cui soni stati bastonati i piccoli e non i grandi. Ma anche a livello dei tifosi e delle varie vicende successe. La mano della Uefa sembra moscia”.
Riguardo il mercato
“Chiediamolo a Sarri se il mercato della Lazio, quantitativamente, è stato fatto ad hoc per la Champions League. Ormai le squadre tendono a fare il proprio calciomercato negli ultimi dieci giorni disponibili. Detto ciò, lato Viola, resta da capire cosa farà Amrabat e soprattutto quanto porterà nelle casse della Fiorentina. Sembra essere chiaro che la squadra venga allestita in base ad entrate ed uscite. Come cosa è corretta, anche se ormai non tutti lo fanno”.
L’arrivo di Infantino cosa potrebbe significare?
“Amerei poter dire che la Fiorentina faccia calcio. Ossia prendere giocatori per alzare il livello della squadra senza mettere in ginocchio il bilancio e magari, in futuro, rivenderli facendo una bella plusvalenza. Un esempio ne è Parisi. Le cifre con cui è stato pagato Infantino, al tempo d’oggi, non si trovano da tutte le parti. Ha un buon piede, usa pressoché solo il sinistro. Facendo una sorta di cambio con Saponara, è una bella operazione di rilancio anche sul ruolo. Adesso resta da vedere cosa succederà con Sottil, tralasciando Nico Gonzalez e Ikoné, per quest’ultimo intravedo qualcosa di buono”.