"Visti Nico e Vlahovic era meglio lo striscione Grazie Juve", questo il pensiero di Ferrara

"Ognuno ha detto o scritto la sua. D'altra parte la coreografia esposta in Curva Ferrovia/Fiesole non poteva nè voleva passare inosservata. Il fatto ha spaccato in due o forse in tre il tono dei commenti: gli indignati, gli innocentisti e i critici moderati. Il caso un giorno sarà probabilmente studiato sui testi universitari di Antropologia Culturale". Si apre così l'editoriale, a cura di Benedetto Ferrara, sulle pagine odierne del quotidiano La Nazione. Il noto giornalista fiorentino analizza il tema, oggetto di dibattito negli ultimi giorni, riguardante la coreografia della Curva Ferrovia durante Fiorentina-Juventus: "Le parolacce a volte vivono anche nei templi della cultura. Non per giustificare la coreografia ma per evitare eccessivi moralismi perché notoriamente gli stadi non sono luoghi dove imparare il bon ton. Diciamo che ricorderemo con il sorriso compiaciuto quello skyline di Firenze e altre coreografie che ci sono rimaste nel cuore. Semmai dispiace che la società sia stata multata. In altri casi simili non è accaduto".
Ferrara poi lancia una provocazione visto il risultato, secco 3-0 in favore dei viola, e il rendimento di Vlahovic e Nico Gonzalez: "Comunque paradossalmente dopo quel 3-0, con Vlahovic in panchina, Nico non pervenuto, Kean a seminare panico e Fagioli a disegnare calcio ci sarebbe solo da esporre uno striscione con una scritta a caratteri cubitali: Grazie Juve. Punto".
Infine chiude ricordando Giuseppe Rossi nel giorno del Pepito Day: "Oggi avremo l'occasione di rivivere qualcosa di pazzesco. Un pomeriggio di ricordi con il Pepito Day. Batigol, Borja, Joaquin e soprattutto lui, Giuseppe Rossi, protagonista assoluto di un giorno d'ottobre che ci mandò fuori di testa".
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