AVV. ORSO A RFV, Franchi? C'è solo un modo per il total control

13.11.2024 17:18 di  Redazione FV   vedi letture
AVV. ORSO A RFV, Franchi? C'è solo un modo per il total control
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© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Federico Orso, avvocato esperto di diritto sportivo, nel corso di "Scanner" su Radio FirenzeViola - a cura dell'avvocato Giulio Dini e di Tommaso Loreto -, ha parlato così della situazione stadi italiani, oggi oggetto di approfondimento nella trasmissione: "C'è aria nuova. Non vuol dire che sono stati risolti i problemi, ma c'è davvero aria nuova sull'impiantistica sportiva. La settimana scorsa sono usciti numeri davvero interessanti elencati da uno studio del Credito Sportivo: come premessa, in Italia il 70% degli impianti sportivi è di proprietà pubblica, addirittura il 96% di quelli coperti e con posti a sedere. Le conseguenze di questi dati sono che gli enti pubblici italiani devono farsi carico della manutenzione straordinaria, portando a un'obsolescenza del panorama. Ora si sta facendo tanto per i piccoli impianti, ma non per quelli grandi, perché costano di più".

Prosegue: "Prendendo il lato positivo della cosa, si parla di un patrimonio che era stato dimenticato. Ci si sta accorgendo che è importante ammodernare l'impiantistica sportiva. Circa il 70% degli interventi erano inferiori al mezzo milione di euro, e nel quinquennio 19-23 il calcio - per progetti finanziati - è ancora il primo sport per impianti finanziati. La sorpresa è il terzo sport per interventi, che è il Padel: 175 progetti finanziati a suo favore, l'Italia è il secondo Paese al mondo per impianti di Padel, dopo la Spagna".

Che miglioramento c'è stato all'estero con i nuovi stadi?
"Mentre sugli stadi di calcio, questo studio del Credito Sportivo mette in evidenza una cosa: prendiamo l'Inghilterra e ci accorgiamo che dal 2007 al 2022 sono stati fatti 12 stadi, ed è cresciuta l'affluenza negli stadi del 54%. In Germania invece 38 nuovi stadi, in Polonia 32 nuovi stadi e aumento di affluenza del 138%. In Italia invece abbiamo una percentuale di riempimento degli stadi molto bassa, ma soprattutto le entrate da stadio in Serie A rappresentano solo il 9%. In Serie B solo il 5%. Se hai degli stadi nuovi, il 60% attuale di riempimento degli stadi italiani, potrebbe toccare circa il 90%. E poi funzionerebbe tutto meglio, a partire dal colpo d'occhio".

Che situazione c'è a Firenze col Franchi?
"Su Firenze le notizie sono positive. Dopo anni di polemiche si sta facendo qualcosa, è partito il cantiere. Ed era difficile, il dossier Franchi era davvero complicato. Perché oltre agli ostacoli fin qui elencati, c'era anche il problema del vincolo storico. C'è il grosso problema delle risorse che mancano, la vicenda giudiziaria che vede il Comune aver fatto ricorso. Qui la questione del privato aveva infiammato tanti, c'erano stati diversi incontri anche recentemente tra Commisso e la sindaca, a cui hanno fatto seguito degli interventi del presidente distensivi. Lui predica il total control della Fiorentina, e alla fine si è trovata la soluzione che vede il Comune ristrutturare lo stadio con  fondi statali. Ora, per un intervento in corso della Fiorentina è tardi. L'unica soluzione che può vedere un coinvolgimento della Fiorentina è con una concessione lunga dello stadio con un canone. È l'unico modo per realizzare questo total control, e su questo pesa l'importo che verrà chiesto dal Comune alla Fiorentina. Sennò si va avanti così, col progetto che c'è ora nonostante i fondi mancati".

Ascolta il podcast per la puntata integrale di "Scanner"!