ROMA, Subito in contatto con ACF e Careggi. Boreale ferma
Il Corriere dello Sport-Stadio, oggi in edicola, si sofferma anche su come è stata vissuta a Roma la vicenda di Edoardo Bove, lui che nella Capitale è nato e cresciuto. Alla Boreale, la società dilettantistica dei primi calci di cui Bove è diventato recentemente socio per riconoscenza, ogni attività si è fermata in attesa di notizie. La Roma, che è ancora proprietaria del cartellino ma è soprattutto la casa in cui Edo è diventato calciatore, ha preso subito contatto con la Fiorentina e con l’ospedale Careggi: seguirà attraverso lo staff medico l’evoluzione clinica del paziente, fornendo la massima assistenza.
Sulle chat dei giocatori della Roma, che fino alla fine di agosto si allenavano con lui e ieri avevano già lasciato Trigoria dopo l’allenamento, in tanti chiedevano informazioni facendosi coraggio a vicenda. Il più preoccupato, comprensibilmente, era Nicola Zalewski, coetaneo di Edoardo: i due sono letteralmente cresciuti insieme, salendo la scala del club passo dopo passo nel settore giovanile. In serata Zalewski ha anche pubblicato una foto di due bambini felici dopo un gol (loro) e la scritta «Forza amico mio». Stesso messaggio da molti altri calciatori che hanno incrociato la simpatia e la saggezza di Bove, come il milanista Tammy Abraham. O come Sardar Azmoun che nella scorsa stagione era in prestito alla Roma e adesso gioca a Dubai. Ma attraverso i social, oltre che privatamente con la famiglia, si è fatto sentire anche il tennista Flavio Cobolli, amico fraterno di Edoardo: i due hanno cominciato insieme con la racchetta - Bove ci sapeva fare - poi hanno preso strade diverse. Anche Cobolli è nato nel 2002 e non ha mai smesso di frequentare Edoardo, oltre a dimostrare di recente la sua passione per la Roma: era a Fiumicino, mescolato tra i tifosi con tanto di sciarpetta giallorossa, per accogliere Claudio Ranieri. Oggi - conclude il Corriere - la Roma affronta l'Atalanta, e i suoi ex compagni proveranno in tutti i modi a dedicargli la vittoria.