BARONE, O SI GIOCA TUTTI O NESSUNO. LA LEGA MI AVEVA RASSICURATO SULLA PARTITA
In collegamento con 90° Minuto, in onda su Rai Due, ha parlato Joe Barone, dg della Fiorentina, in merito alla partita contro l'Udinese che si sarebbe dovuta disputare ieri, e invece è slittata - almeno per ora - con rinvio al 13 maggio: "Vorrei precisare che è più importante la salute del popolo italiano, prima di ogni sport. Tutti devono stare uniti, e non solo in Italia ma nel mondo. Io ho la famiglia negli USA, mia moglie è qui a Firenze e deve tornare a New York ma in questo momento non è possibile. Noi, come Fiorentina, abbiamo rispettato tutte le regole, partendo venerdì. Sono stato in contatto continuo con la Lega e mi hanno assicurato che si sarebbe giocato, a porte chiuse. Ovviamente siamo andati a Udine, preparandoci, e poi sabato io e Pradè, insieme a Giuseppe Commisso, siamo partiti per Udine. Da lì, leggendo i social media, abbiamo capito che c'era possibilità che non si sarebbe giocato. Ho chiamato in Lega e mi hanno detto che c'era la riunione per una decisione finale, poi alle 12.20 mi hanno chiamato per dirci che non si sarebbe giocato".
Che giudizio dà, da americano, di questa situazione?
"O giochiamo tutti, o non gioca nessuno. Io direi così, che nessuno doveva giocare. Si rispettavano le regole, decidendo in settimana, e tenendo di conto innanzi tutto della paura della gente verso questo virus".
Domani si gioca Samp-Verona a porte chiuse. Che dire?
"Questa situazione non è accettabile. Rocco ha precisato che le regole devono essere uguali per tutti, sia che giochi in Champions, in Europa League o in Serie A. Ognuno di noi in questo campionato deve seguire le regole. L'immagine che diamo nel calcio mondiale è che siamo nuovi qui, e vogliamo riportare il calcio italiano come negli anni Novanta, inizio Duemila. A quei livelli lì. Ma se parliamo continuamente di VAR, arbitri, di partite che si giocano o no... Le componenti del calcio sono giocatori e tifosi. Io sto aspettando che ci sia una riunione immediata in Lega, perché si facciano decisioni immediate. Non voglio aspettare giovedì o venerdì... E noi non abbiamo ricevuto ancora nessuna notizia".