IL SEGNALE DI PALLADINO: A SAN GALLO UNA GARA CHE CONTA PIÙ DI QUANTO SEMBRA

23.10.2024 16:30 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
IL SEGNALE DI PALLADINO: A SAN GALLO UNA GARA CHE CONTA PIÙ DI QUANTO SEMBRA

In viaggio verso la Svizzera del Nord, al confine con la Germania, la Fiorentina ha messo in valigia una buona dose di motivazioni extra: perché, nonostante l'ambiente viola tenda a snobbare l'appuntamento di domani sera col San Gallo, dalla seconda gara del girone di Conference potrebbe dipendere più di quanto si creda. L'impegno di domani è visto per i più come una scocciatura, a maggior ragione visto che arriva poche ore prima di un presunto scontro diretto (domenica sera) contro la Roma.

Raffaele Palladino, uno che si trova per la prima volta a fronteggiare una competizione Uefa, ha però già capito che l'Europa - qualunque sia - va rispettata, onde evitare figure barbine. Lo ha capito col battesimo contro la modesta Puskas Akademia, doppio turno da brividi superato ai rigori; concetto ribadito tre settimane fa con i New Saints, quando dopo un primo tempo da horror sono serviti i calibri pesanti per evitare una figuraccia epocale. L'Europa non può essere sottovalutata e tutte le squadre, dopo la musichetta d'introduzione (che sia quella della Champions o quella per Europa e Conference League) danno la miglior versione di loro. 

Lo dovrà fare anche la Fiorentina. Per questo Palladino ha voluto dare un segnale: Moise Kean a San Gallo ci sarà. Non in campo e nemmeno in panchina, ma per stare vicino alla squadra e per dar lustro alla trasferta, come a dire che anche domani servirà unità di intenti. Palladino ha parlato chiaro alla squadra: vietato sottovalutare l'avversario, che sarà comunque di un livello più alto rispesto a Puskas Aka. e TNS. La gara di domani, dicevamo, conta più di quanto può sembrare: per il morale di un gruppo che può portare a quattro il filotto di successi consecutivi - non succede dal marzo-aprile 2023, quando, al secondo anno di Italiano, le vittorie di fila furono addirittura nove-; e soprattutto per continuare a punteggio pieno in Europa.  La nuova formula a girone unico va ancora capita, ma è possibile che con 10-11 punti si possa pensare di essere già agli ottavi di finale e togliersi subito di torno la pratica Conference consentirebbe a Palladino di gestire meglio energie e uomini a fine novembre e inizio dicembre, quando la difficoltà del calendario dei viola in campionato aumenterà; l'Europa servirà anche per rilanciare chi ha giocato di più e chi lo ha fatto male, i vari Quarta, Moreno, Kayode, Richardson, Kouame, Sottil, Ikone. Andatelo a dire a loro - e soprattutto ai tifosi del San Gallo e agli oltre milleecento viola che prenderanno posto in un Kybunpark tutto esaurito - che la gara di domani non conta nulla.