IL TIFO VIOLA E LA PRIMA DA "EX" AL FRANCHI: LA STORIA DI GHILARDI, LA PIANTICELLA SBOCCIATA ALTROVE
La speranza dei viola (che nel frattempo si stanno godendo con merito lo straordinario momento di Comuzzo) è di non ritrovarsi presto o tardi ad avere a che fare con un nuovo “caso” Mancini o Zaniolo - ovvero la classica pianticella di belle speranze scartata troppo presto e sbocciata altrove - eppure la sensazione è che l’avversario che domani la Fiorentina si troverà davanti sia destinato a fare strada nel calcio che conta. Il riferimento va a Daniele Ghilardi, difensore 2003 dell’Hellas Verona che prima di debuttare tra i grandi e arrivare in Serie A ha militato per dieci anni nel vivaio viola, nel quale ha fatto tutta la trafila (indossando spesso la fascia di capitano e giocando in alcuni momenti anche come centrocampista) fino ad arrivare alla Primavera, dove ha lavorato per un paio di anni alle dipendenze di Aquilani.
SPRINT AZZURRO - Capello alla Calafiori, fisico alla Van Dijk e sorriso sempre dipinto sul volto, Ghilardi (lucchese di Sant’Angelo in Campo) è un centrale con il vizio del gol, specialità che in questi anni gli ha permesso di diventare anche un punto fermo delle giovanili azzurre: nel 2023, infatti, ha preso parte alla spedizione dell’Under-20 che ha partecipato al Mondiale di categoria in Argentina arrivando in finale mentre di recente (sempre agli ordini del ct Nunziata) ha fatto il salto in Under-21, dove è ormai un titolare inamovibile (ha giocato cinque delle ultime sei gare con gli azzurrini). Appassionato di basket e di musica rap, Ghilardi - assistito da Michelangelo Minieri, lo stesso agente di Comuzzo - in origine doveva diventare portiere (alla Lucchese, prima di trasferirsi in viola, aveva iniziato propri in quel ruolo) ma poi le sue doti fisiche gli hanno suggerito altro.
LA NUOVA SFIDA - Un’esplosione di talento che gli sono valse prima il passaggio alla Fiorentina (squadra di cui è sempre stato tifoso, come del resto i suoi genitori Manuela e Mauro) a soli 9 anni e poi, dopo la cessione all’Hellas avvenuta nel gennaio 2022 (con riscatto il giugno successivo per 500mila euro da parte dei gialloblù), le avventure tra i grandi in C con il Mantova, in B con la Sampdoria e adesso di nuovo al Verona ma in Serie A, dove ha giocato titolare quattro delle ultime cinque partite. Una nuova sfida è però già alle porte: il sogno di marcare Moise Kean (forse a gara in corso, visto che dovrebbe partire dalla panchina) e di dimostrare tutto il suo valore per la prima volta da avversario dei viola - che possono ottenere il 50% sulla futura rivendita del giocatore in caso di cessione dell'Hellas, secondo quanto appreso da Firenzeviola.it - è lì, a portata di mano.