La battaglia col Panathinaikos: da De Gea a Gud, i big devono fare i big

C'è bisogno della spinta di Firenze per la battaglia di domani sera contro il Panathinaikos. La tifoseria in questi casi sa come fare per dare la spinta decisiva alla squadra. Non ci sarà forse lo stadio pieno (al netto dei lavori ovviamente) ma nonostante questo il popolo viola farà comunque la sua parte con un tifo senza sosta. Perché la Conference ha un valore al momento forse più importante del campionato, sia per la possibilità di alzare finalmente un trofeo, sia perché per entrare in Europa attraverso appunto il campionato la strada si sta facendo abbastanza complicata.
Tocca anche ai calciatori - Ma se Firenze è pronta a fare la sua parte, ad alzare il livello adesso dovranno pensarci i giocatori, in particolare i big. In attesa di capire il modulo, ci sono comunque alcuni punti fermi. La buona notizia è che anche tra i titolari sono pronti a tornare (rispetto alla gara di giovedì scorso) i migliori, quegli elementi che per esperienza e talento possono fare la differenza. A partire da De Gea destinato ad iniziare dal primo minuto dopo la negativa prestazione di Terracciano della settimana passata. Anche lo spagnolo può commettere qualche errore, ma a differenza di Terracciano sembra saper subito a ripartire, mettendosi dietro le spalle lo sbaglio e, come accaduto a Napoli, sfoderando interventi decisivi. Gosens sarà un altro dei cardini della squadra, una guida che con la sua personalità sa spronare i compagni. Da valutare se a centrocampo potrà esserci dal primo minuto Folorunsho che si era infortunato nella partita con il Verona ma di sicuro l'ex napoletano sarebbe molto importante in una battaglia del genere. Con la sua carica e la capacità di non mollare. Tra tutti gli acquisti di gennaio è stato il migliore per rendimento. Ci si aspetta un ulteriore passo avanti da parte di Fagioli che comunque sta facendo vedere il suo valore ma è un'ottima notizia anche il recupero di Adli, forse per la panchina. Senza il francese la Fiorentina ha perso un punto di riferimento e un fine verticalizzatore.
Zaniolo, la sua Coppa - In avanti accanto ad un Kean che ha ribadito di voler giocare la finale di Conference potrebbe esserci Gudmundsson, da sfruttare dopo l'iniezione di fiducia arrivata con il gol segnato al Napoli. Ma sembra al tempo stesso difficile rinunciare a Nicolò Zaniolo, che ad Atene non ha giocato ed ha poi saltato la gara del Maradona perché squalificato. In una partita da vincere sarebbe bello poter vedere un attacco con Gud e Zaniolo alle spalle di Kean. Zaniolo poi può essere anche un amuleto per la Conference. Ha già alzato il trofeo con la Roma nel 2022 segnando il gol decisivo in finale contro il Feyenoord.
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